LutherBlissett
Volevo farvi notare, comunque, che paradossalmente l'ipotesi che sto elaborando e che vi sto presentando col presente thread non è ateistica, poiché si basa proprio sull'ipotetica ammissione che esista davvero una entità superiore e onnipotente. Ovviamente, la mia ipotesi sarebbe del tutto vanificata dall'effettiva inesistenza di Dio, ma su questo punto nessuno al mondo può avere certezze. Come tutti dovremmo sapere, non esiste nessuna prova che Dio esista davvero, in proposito esiste unicamente la fede, si crede che Dio esista, punto, ma nessun credente al mondo può onestamente affermare di avere certezza assoluta che Dio esiste. Ecco, per coloro che credono che Dio esista realmente (e tra questi in passato ci sono stato anche io) a me è venuto di elaborare questa mia ipotesi, che propongo prima di tutto proprio a costoro.
Viene spontaneo a chiunque si imbatta nelle affermazioni che possono sembrare reboanti di uno sconosciuto di rifiutarle apriori, di non prenderle nemmeno in considerazione per una risposta razionale.
In fondo, a me non me ne viene alcun danno se quanto ho elaborato non trova alcun consenso. Non è che se la mia ipotesi venisse accolta da qualche altro utente ne ricaverei un qualche guadagno. Io invece sto trovando intima soddisfazione nell'aver trovato, dopo una vita intera spesa nella ricerca sincera e appassionata della verità, una ipotesi che mi si sta rivelando molto fondata e compatibile con tutto quanto avevo appreso finora in ogni campo dello scibile, sia scientifico che spirituale. Ritengo che molti altri abbiano trovato nel loro cammino esattamente questa mia stessa conclusione, ma diversamente da me avranno deciso di non renderla pubblica. Persone come Osho, Krishnamurti, Jung e molti altri hanno scritto cose che mi hanno molto aiutato a elaborare questa mia ipotesi, e molto hanno influito anche concetti come “lila” o il gioco divino. Ma quelle persone, che per me chiaramente erano arrivate a conclusioni che solo ora capisco, decisero di non farne esplicita menzione.
Smetterò dunque da ora in poi di definire ”mia” questa ipotesi che sono venuto qui elaborando, consapevole che innumerevoli altri, più illuminati di me, vi erano già giunti, poiché devo riconoscere di dovere tutto all’oceano di pagine scritte da questi autori ricercatori di verità.
Dato che questa ipotesi comunque va chiamata per nome, tenendo anche conto delle molte sue correlazioni, in particolare con il concetto induista di “lila” (gioco divino), la chiamerò da ora in poi ipotesi del Dio che gioca con le umanità come un bambino che non potrà mai crescere e morire, dunque “ipotesi del Puer aeternus”.