L'indice S&P500 (Standard & Poor’s 500) è un indice della borsa americana New York Stock Exchange, che elenca tutte le maggiori 500 aziende statunitensi a maggiore capitalizzazione, con i valori pesati in base al marketcap.
Prevedere l'andamento del mercato azionario non è ovviamente una scienza esatta, dipenda da un'infinità di variabili e imprevisti, possiamo comunque fare un'analisi probabilistica sulla base di vari indicatori tecnici. Soprattutto, oltre a "quando investire" (sebbene in ottica lungo, lunghissimo termine possiamo anche fregarcene e lasciare tutto investito, il trend di più anni è comnque in crescita - l'economia si è pur ripresa dalle guerre mondiali, per dire), è importante riuscire a prevedere con buona probabilità un crollo - o comunque calo consistente - del mercato, quindi da poter disinvestire in anticipo, almeno disinvestire una parte. Da notare che nessuno prevede con esattezza il punto di massimo e di minimo, a noi serve una strategia che sia comunque funzionale per massimizzare il rendimento medio, minimizzando il rischio.
Dai grafici di TradingView, ho settato vari parametri di indicatori tecnici e fra i vari (per vari intervallo temporali, con grafico a candele e volumi), ho scelto questi rappresentativi, dopo diverse prove:
- Bande di Bollinger: direi che è il top riflettendo in pieno la probabilità matematica, le BB sono composte da una media mobile (ho settato SMA a 20 periodi) e due bande, superiore e inferiore, date dalla deviazione standard delle quotazioni nel range della media mobile; nello specifico ho settato +2,5 STD che, dall'integrale gaussiano, significa probabilità del 98% circa di rispettare il range (in breve, valori più estremi es. 3 STD sono meno probabili e quindi più attendibile il comportamento - ovvero rimbalzo tecnico - mentre valori più comuni es. 1 STD sono frequenti ma meno indicativi); le Bande di Bollinger mi hanno permesso di comprendere che allo stato attuale l'indice Nasdaq è piuttosto sopravvalutato mentre Berkshire Hataway (rendimento atteso simile, ma con rischio inferiore) è al momento sottovalutato, quindi una migliore opportunità di investimento almeno nel medio-breve periodo (nel lungo periodo anche il Nasdaq è sempre ottimo essendo composto principalmente dalle top aziende hi-tech mondiali): vedi anche Analisi tecnica di Berkshire Hataway
- Onde di Elliott: lo uso meno come indicatore, ma è utile in combinazione con gli altri; si tratta di un pattern grafico che identifica tre impulsi, "linee" di salita (1, 3, 5) con due correzioni (2, 4), per poi avere due di discesa (A, C) con una correzione intermedia (quindi breve risalita, B). Molto spesso l'andamento azionario rispetta questo pattern e almeno quando viene identificato, è importante tenerne conto
- MACD (Moving Average Convergence Divergence):è un oscillatore che indica l'alternanza di un trend rialzista e uno ribassista; anche qui - sebbene nessuno abbia la sfera di cristallo - osservare l'ampiezza passata dei momenti rialzisti e quelli ribassisti, ci permette di intervenire in anticipo sul mercato (quantomeno iniziare ad alleggerire una posizione quando si pensa possa arrivare un calo di mercato e invece in una fase ribassista, di mercato sottovalutato - se i fondamentali ovviamente sono buoni - possiamo iniziare ad ampliare la nostra esposizione, investire, siccome il rapporto rischio/beneficio è a nostro favore; in queste circostanze rientriamo nel caso Mediare le perdite in un investimento: quando come perché)
Questi indicatori mi sono sembrati i più validi, ad esempio l'RSI (Relative Strength Index) lo trovo utile ma molto più funzionale in un mercato fluttuante e con poca forza di trend (es. FTSE-MIB piuttosto che S&P500 o Nasdaq o altro).
Rispetto all'azionario singolo, ho scelto come caso di esempio SPX (S&P500) poiché è un indice molto grande, enorme, meno soggetto a variabilità individuali e quindi (sebbene imprevisti, decisioni politiche ecc ci possono sempre essere) più prevedibile dal punto di vista tecnico, probabilistico.
Arriviamo quindi al punto: come prevedibile, nel medio termine (grafico ad un anno) fino a poco tempo fa eravamo in una fase di forte sovrastima del mercato (elezioni americane, Trump - Musk, Bitcoin che vola... Occhio alla bolla, fra parentesi! Vedi anche: Microstrategy, Bitcoin: cosa potrebbe andare storto?), correzione che è già avvenuta, trainata in particolare da un calo del Nasdaq in data 18 dicembre 2024, dopo la comunicazione della FED (quasi un -4% in un giorno), ovviamente tutto l'azionario USA ne ha risentito, di conseguenza anche S&P500; poi c'è stata una breve ripresa - con qualche oscillazione - se vediamo la piccola scala, ultimi giorni (occhio che potrebbe essere una fase pre crollo).
Comunque il concetto è questo, nel medio-breve termine (grafico ad un anno) la quotazione sta ora rimbalzando dalla fascia inferiore di Bollinger, quindi una momentanea ripresa; specialmente nel caso non riesca a superare la linea intermedia (SMA20) e si indebolisca nella risalita, diventa estremamente probabile un crollo e vedendo la storia passata, anche il MACD suggerisce una fase ribassista simile a quella di agosto o quantomeno di aprile. Il grafico a cinque anni è ancora più pessimista, candela ribassista dalla fascia superiore di Bollinger e MACD che deve ancora "tingersi di rosso", vedendo la storia passata, le fasi di verde sono durate a lungo (rendendo quindi molto probabile un ribasso). Le onde di Elliott ad un anno mostrano per ora fase laterale o indecisa, pattern non definito; nel grafico a cinque anni invece è stata raggiunta la quinta onda (anche il Nasdaq è uguale), quindi da aspattarsi una fase ribassista, per il 2025, probabilmente verso l'inizio. La fase ribassista potrà non essere eccessiva (correzioni del mercato sono molto probabili ma vera e propria crisi no), tuttavia è ben chiaro da tutte queste considerazioni che sia un po' rischioso entrare ora nel mercato americano con S&P e Nasdaq soprattutto; piuttosto come dicevo, Berkshire Hataway che si appoggia a Bank of America ora piuttosto sottovalutata e con miglior rapporto rischio/beneficio. Ricordiamo poi che se, anche nel Nasdaq e S&P500, visti gli ottimi fondamentali, investire in un punto di minimo del mercato (quando tocca la BB inferiore) è un'ottima opportunità e dai grafici la cosa è evidente.
Vediamo ora i grafici di S&P500, quello ad un anno e poi quello a cinque anni.


Spero di non aver complicato troppo le cose. In ogni caso, vedere come le Bande di Bollinger così come le ho settate, si adattino bene alla quotazione - massimi e minimi, con relativa inversione di mercato - quantomeno fa riflettere. Credo che la previsione sia ragionevole, cosa ne pensate? 🙂