Scoppiò improvviso l' acquazzone quella tarda sera a Roma. Donatella, già stanca per la dura giornata di lavoro al supermercato in cui faceva orario continuato per pagare l'affitto sempre più caro degli appartamenti della Capitale, non voleva rinunciare ad avere un corpo tonico e in salute ed era lì, sull'uscio della palestra di una zona periferica di Roma Sud, ultima atleta ad avere terminato l'allenamento.
"Mortacci tua, Lorè!"
Cesare, omone di 1,82 m, pt della palestra si avvicinava alla porta chiudendo la telefonata con Lorenzo, conosciuto da amici, ma soprattutto nemici, come Er Bufalo, assistente di sala, rimasto imbottigliato nel traffico zona Val Montone e impossibilitato a riportare al proprietario l'unico mazzo di chiavi disponibile per chiudere il locale.
"Il maltempo non vuole proprio saperne di andarsene."
Squittì Donatella
La giovane, bassa e formosa, doveva molto a quel pt che, aveva trasformato quel suo corpo dall'assomigliare a uno sformato di patate a gazzella agile e scattante.
Cesare le fece cenno col capo di entrare.
Si rifugiarono in sala pesi, lui seduto sulla panca inclinata, iniziò a sollevare con le braccia 100 kg in totale di manubri, lei, seduta sulla panca piana lì accanto, si limitava ad osservare e a dondolare le gambe con fare infantile. Stettero in silenzio, finché un' improvvisa fitta fece cedere il braccione tutto muscoli e tatuaggi di Cesare e il manubrio cadde per sventura sul minuscolo piede di Donatella.
Il dolore era lancinante e la giovane urlava e si dimenava. Cesare le tolse la scarpa scoprendo il piede zuppo di sangue.
Portatala in braccio negli spogliatoi maschili, le lavò il piede e Donatella, seppur scossa, si sorprese dal tocco gentile di quelle forti e robuste mani.
L'uomo era in ginocchio, teneva ancora in mano il piede di lei ora ripulito e medicato, ne notò la cura delle unghie smaltate e restò lì a contemplare mentre la sua atleta arrossiva e si asciugava dagli occhi struccati le lacrime per il dolore provato.
In verità, a Cesare, Donatella era piaciuta fin dai primi momenti vissuti insieme in palestra, quando lei ancora era grassottella e imbranata, ma il fare timido e modesto di lei, spaventata da ogni minimo rumore di ghisa che sbatteva sul pavimento, avevano tenuto a freno i propositi di quell'uomo, troppo materiale e robusto per un viso candido e quelle mani così fini.
"Ti rimetto il calzino e la scarpa che prendi freddo."
Cesare arrossiva e non riusciva ad alzare lo sguardo.
"Non si preoccupi, sono sporchi ormai, troverò un modo per arrivare a piedi alla circolare."
"No no, ti accompagno io con la macchina, sempre che Er Bufalo si decida ad arrivare, ma temo che non arriverà prima dell'una."
"Sono desolata per tutto questo disturbo." Fece per alzarsi da sola nell'intento di uscire dal bagno, ma la fitta al piede la costrinse a sedersi nuovamente."
Il pt si alzò di scatto per sorreggerla, ma anche lui non era messo bene col braccio e si ritrasse.
I due si guardarono per la prima volta in faccia in quella serata e scoppiarono in una fragorosa risata, complice e liberatoria.
Si sentirono due sciocchi a non essersi legati prima.
I vestiti scivolarono in fretta dai corpi vogliosi di entrambi. L'acqua usciva copiosa e calda dalla doccia. I due amanti osservavano con curiosità e malizia il corpo dell'altro.
Cesare si sentiva morire dal desiderio di toccare quei seni tonici e ben divisi, abbassando ancora lo sguardo scendeva verso l'addome ancora un po' pieno e venne quasi meno nel vedere la virtù di lei.
Donatella aveva già ammirato l'addome nudo e tutto tatuaggi di lui, mentre si allenava l'estate precedente e pose, pertanto, attenzione sull'unico tesoro tenuto da lui nascosto, ammirandone la tonicità.
L'emozione era alle stelle, ma gli effetti della giornata di sgarro avuta il giorno precedente arrivarono per Cesare, il quale, paonazzo in volto si scusò con l'amata che aveva appena bendato con la restante stoffa bianca presa per la medicazione e si diresse fuori dalla doccia.
Intanto, contro ogni previsione, Er Bufalo arrivò a mezzanotte in palestra a restituire le chiavi.
Come prosegue la storia? @Ray-Lennox a te il compito di pensare a un finale e a chiunque voglia cimentarsi.