Solitudine ne avevo parlato a suo tempo qui (una volta anche con te 🙂):
Dire "cosa ne pensate" è un po' generico, dipende dal tipo di business, se funziona o meno (in termini generali del prodotto che vai a rivendere e anche in quello specifico contesto: i climatizzatori in genere hanno sempre più mercato, ma se provi a venderli al Polo Nord, non avrai molto successo 😁).
Spiegato in modo semplice, significa che tu sei rivenditore di un brand: hai il tuo sito, e-commerce, in cui (ti faccio un esempio a caso, il primo che mi viene in mente) vendi aspirapolveri Folletto; puoi averne già qualcuno in magazzino come no, tu hai accordi con l'azienda tali per cui supponiamo compri a 1000 (come detto , non è necessario che tu lo abbia comprato prima) e metti il tuo prezzo, 1500, che paga il cliente. Quando arriva un ordine sul tuo sito, tu tramite l'azienda madre invii l'ordine, quindi "Giulio ha ordinato questo prodotto, da spedire a questo indirizzo" e l'azienda madre invia direttamente il prodotto al cliente, l'azienda produttrice ha il proprio prezzo, tu guadagni la differenza (nell'esempio il cliente ha pagato 1500 a te e per l'ordine tu paghi 1000 l'azienda, i 500 lordi sono quello che intaschi).
È diverso dal franchising perché con il dropshipping sei tu negoziante, rivenditore, che hai la tua azienda, il tuo marchio e semplicemente ti affidi ad un produttore per rivendere i suoi prodotti (magari anche con installazione, manutenzione, assistenza... A seconda poi della tipologia di prodotto). Franchising invece ti devi necessariamente uniformare all'azienda madre perché sei una sua filiale, quindi non hai un brand tuo (in quel caso sei appunto considerato una filiale della sede principale, stesso brand).
L'azienda madre ti fa un buon prezzo a te che sei rivenditore (migliori accordi in genere se sei un rivenditore importante, con un certo volume di mercato) perché la tua attività assicura pubblicità, impegno per una diffusione capillare e maggiori possibilità di vendita dei prodotti della stessa azienda produttrice. È ovviamente un'attività professionale continuativa, quindi obbligo di Partita IVA.