Supercomputer in Italia, al 2025: due macchine nella top10 mondiale e ottime prospettive per l'IA
Attualmente, nella lista top500 aggiornata a novembre 2024, l'Italia si piazza più che dignitosamente, infatti fra i primi dieci supercomputer al mondo, in quinto e il nono sono italiani! In quinta posizione mondiale, HPC6 di Eni S.p.A. (477,9 PFlop/s) e in nona posizione mondiale, Leonardo di EuroHPC/CINECA (241,2 PFlop/s). L'Italia quindi è in forte crescita per quanto riguarda Data Center e infrastrutture di calcolo, non a caso ad ottobre 2024 anche Microsoft ha investito 4,3 miliardi di euro in Italia.
Per l'Italia c'è stato uno sviluppo di nuove infrastrutture, per un valore di circa 15 miliardi di euro in circa tre anni (il mercato italiano è in crescita, più forte di Germania e Olanda. Oggi il consumo dei Data Center italiani è di circa 430 MW, ovvero il 3% del consumo nazionale! Da qui vedi anche l'importanza sul tema, sviluppo sostenibile in ottica medio-lungo termine: Sostenibilità: Google vs OpenAI vs Microsoft
L'Italia quindi, se era apparsa "in sordina" lato software (di recente è nata la novità Vitruvian-1, che sembra interessante, ancora però in fase di sviluppo), lato hardware come detto possiede due fra i dieci supercomputer più potenti al mondo e in tema Intelligenza Artificiale, le richieste sono enormi: ChatGPT e simili non potrebbero esistere se non ci fosse un hardware all'altezza, un supercomputer. A livello europeo, abbiamo anche lo svizzero Alps, Swiss National Supercomputing Centre (CSCS), ora in settima posizione assoluta e il finlandese LUMI, EuroHPC/CSC, in ottava posizione assoluta.
Il supercomputer di Eni in particolare ha come obiettivo l'efficienza nei consumi, quindi per un risparmio energetico e benefici ambientali. Con le richieste future in costante aumento (IA, Cloud...) anche l'Italia quindi sembra essersi ben posizionata in questo settore, che senza dubbio rappresenta il futuro.
Dal sito ufficiale eni.com, vediamo una foto del nuovo gioiellino attualmente top5 mondiale, HPC6.
