Antonio_Scalzo
Ah, ecco. Ora ci siamo. Un conto è ''dare un senso alla propria vita'' e un altro è dire che la vita ''serve a qualcosa''. Non so se il tuo problema sia più lessicale o cognitivo, nel dubbio, ce l'hai fatta: hai partorito un pensiero condivisibile.
Anche se sa tanto di frittata rigirata, ma non importa.
La vita per un determinista non ha senso. DARLE un senso non implica che ABBIA senso, anzi, è proprio perché non ce l'ha che sei costretto a darglielo. La domanda è: ''qual è il senso della vita?'' tu hai risposto ''il suo senso sta nel suo servire a qualcosa'', sbaglio? No. Ebbene, la vita di per sé non ha senso. Dire che ha un senso e questo senso è servire a qualcosa è distante anni luce dal sostenere il determinismo e il 'dare un senso alla propria vita'. Se glielo devi dare, non ce l'ha, non ne ha uno proprio. Ti è chiaro? Einstein parlava di DARE UN SENSO, non del 'senso della vita'. Parlava di senso soggettivo, non di senso oggettivo. La vita non ha senso oggettivo: è proprio per questo che glielo si deve dare, altrimenti non ce ne sarebbe bisogno. Ragione sulle cose che leggi\scrivi.
Finalismo è dire che la vita HA un senso, in quanto, come dice la parola stessa, è FINALIZZATA a qualcosa (esempio l'entelechia aristotelica o la redenzione biblica dell'anima)
Tu dicendo che la vita HA senso perché SERVE a qualcosa hai praticamente ammesso una finalità interna
Poi ti sei contraddetto: ''io sono determinista''
Per il determinista la vita IN SE' e PER SE' è una bazzecola, è soltanto una manifestazione causale, una delle tantissime
Non ha nessun significato
PER IL FINALISTA CE L'HA
Ora hai capito?
Più di così non so come aiutarti, sei talmente borioso e cattedratico che non fai nemmeno domande
Accetta che non ne sai un cazzo e basta