Per poter pensare di trovare una soluzione al mistero "dio esiste?", bisogna necessariamente avere una qualche nitida idea di "dio". E sì, perché non c'è cosa più sciocca del parlare anche solo per ipotesi di un oggetto che se dovesse esistere, di esso, noi umani non sapremmo nulla. Senza alcuna informazione riguardo l'oggetto da cercare … è finita: ogni oggetto potrebbe essere quello giusto e ogni oggetto potrebbe essere quello sbagliato.
In altre parole (questo almeno secondo la mia modesta ragione) la posizione più sciocca riguardo dio … è quella degli agnostici, i quali non vanno confusi con gli scettici: questi ultimi hanno un'idea religiosa di dio e però dubitano che quell'essere possa esistere.
Gli agnostici, viceversa, partono dal presupposto che se dio dovesse esistere non avrebbe nulla a che vedere con le divinità ipotizzate dalle religioni, e - addirittura - non avrebbe nulla a che vedere con una qualsiasi ipotesi proveniente dal cervello umano. In particolare nessun uomo potrebbe sciogliere la questione << esiste o non esiste? >>.
Tutto questo è (a mio avviso) l'esaltazione del non senso.
Cioè, cerchiamo di capirci, la domanda << dio esiste? >> equivale a chiedersi << Esiste l'essere X teorizzato dalle religioni abramitiche? >> Ovviamente a questa domanda si può rispondere << sì >>, << no >>, << boh >> … ma rispondere che noi umani non possiamo sapere nulla su un ipotetico essere Y … che centra con la domanda iniziale? E poi, a parte tutto, a che serve ipotizzare un essere Y di cui noi umani non potremmo sapere nulla? Sarebbe un po' come ipotizzare l'esistenza di una malattia asintomatica, senza nessun effetto collaterale e non diagnosticabile … che senso avrebbe parlarne???
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Fatta la precedente premessa, ci tengo ora a precisare che a mio avviso il dio abramitico è la divinizzazione del nostro stesso volere umano!!! E questo (il volere umano) ha una sola regola: << Tutte le limitazioni, dette anche leggi o regole, che non provengono dal mio personale volere ... sono sbagliate! >>
Insomma ogni uomo esalta il suo volere e condanna quello degli altri (questo quando i voleri sono in competizione), e in tal senso rientra anche il concetto di << dittatura >> riguardo una qualsiasi legislatura diversa dalla nostra. La Cina (tanto per fare un esempio) ha uomini diversi al potere e questi impongono delle regole (delle leggi, dei voleri, degli ordini) diverse da quelle che vengono imposte qua in Italia, e poiché le nostre leggi ci vengono spacciate come oggettivamente giuste … ecco che quelle cinesi (quelle in competizione con le nostre) diventano leggi oggettivamente sbagliate o demoniache.
Ad ogni modo ipotizzare un essere che tutto può (ossia un essere che collima in tutto e per tutto con la personalizzazione del nostro intimo ed umano volere) significa ipotizzare un universo con delle leggi effimere ed egocentriche.