In realtà sono sperimentali, come tutti i farmaci esistenti. La sperimentazione di farmaci e vaccini ha 4 fasi, le prime tre portano alla messa in commercio, la quarta monitora la somministrazione alla popolazione. Questo vale per i vaccini antiCovid, ma pure per il vaccino antitetanico che è in commercio da decenni o per l'aspirina.
Ah, chi parla di obbligo vaccinale e si chiede perché il governo non decide di imporlo, come al solito parla senza mettere in moto il cervello.
Innanzitutto l'obbligo di trattamento sanitario previsto dall'articolo 32 della costituzione è una cosa molto delicata. Il trattamento sanitario obbligatorio coercitivo - cioè l'obbligo vero e proprio, tu il vaccino lo fai e se non vuoi ti costringo a farlo - è illegale per chiunque abbia capacità di discernimento ed è possibile solo in casi molto rari di persone - solitamente affette da patologie psichiatriche - che senza un TSO rischiano la loro e l'altrui incolumità.
Quindi questo non si può fare.
C'è l'obbligo non coercitivo, che è quello che c'è negli altri vaccini "obbligatori", per esempio un tempo non vaccinarsi contro la polio era reato penale, poi depenalizzato. Oggi chi non sottopone i figli alle vaccinazioni obbligatorie deve pagare una multa. Ma
1- Il pagamento della sanzione, cancella l'obbligo di vaccinazione (e in una pandemia frega cazzi di prendere 500 euri di multa se la gente non si vaccina)
2- Sono vaccini da fare ad una determinata età, quindi se un bambino di 6 anni non è vaccinato, significa che non è stato volutamente vaccinato, quindi scatta la multa.
Ma qui parliamo di un programma vaccinale nazionale aperto a quasi tutte le persone, per vedere se qualcuno non si vaccina per sua decisione e non perché 1. ha contratto il Covid e ha ancora gli anticorpi alti 2. non ha ancora trovato posto ecc... e quindi poterlo multare si deve aspettare mesi, si deve spettare almeno almeno la fine del programma vaccinale. Il che rende questa via totalmente inutile nel combattere la pandemia.
L'unico modo per sapere se uno decide di non vaccinarsi di sua volontà, sarebbe chiamare una a una le persone e dirgli "tu domani ti vaccini o vieni o multa", ma qui siamo al limite del TSO coercitivo.
3- In caso di obbligo molte delle persone inizialmente reticenti perché invece di leggere le fonti scientifiche legge le pagine Facebook di qualche idiota, che hanno poi deciso di vaccinarsi, probabilmente non l'avrebbero fatto. Ma qui si entra in decisioni meramente politiche e in molti credono che la via dell'obbligatorietà (con sanzione) non sia la via più efficace per convincere le persone a vaccinarsi.
Quindi questa via è o impraticabile o inutile, perciò si prosegue per via indiretta limitando la circolazione delle persone come stabilito dall'articolo 16 della Costituzione Italiana "Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza."
Aggiungo che il fatto che non ci sia una legge che dice "il vaccino è obbligatorio" in realtà cambia poco, per esempio molti giuristi ritengono che solo il fatto che il vaccino esista e che il Sars-Cov-2 sia inserito tra gli agenti patogeni nella legge sulla sicurezza sul lavoro e che ammalarsi di Covid sul luogo è considerato infortunio sul lavoro, faccia diventare di fatto obbligatorio il vaccino in qualsiasi luogo di lavoro esposto al contagio per cui la vaccinazione è la misura di abbattimento del rischio più efficace (cioè in praticamente tutti i luoghi di lavoro). Infatti compito del datore di lavoro è garantire la sicurezza dei lavoratori attuando tutte le misure necessarie ad abbattere il rischio, come l'obbligo vaccinale. In sostanza su un posto di lavoro il vaccino potrebbe - volendo - essere considerato una misura di sicurezza come indossare le scarpe antinfortunistiche (cosa obbligatoria in tutti i luoghi in cui la scarpa antinfortunistica abbatte il rischio infortunio). Quindi un medico aziendale potrebbe dichiarare l'incompatibilità al lavoro di chiunque non sia vaccinato, come accade con il vaccino antitetanico - in determinati lavori esposti al rischio tetano. Anche se non vi è una legge ad hoc, perché è già tutto scritto nella legge sulla sicurezza sul lavoro.