Questo atteggiamento è tipico nell'infanzia e nell'adolescenza. Lo sviluppo dell'autostima passa spesso attraverso comportamenti bulleschi, e i capobranco sono ovunque presenti. Ti confesso che anche io ero un ragazzino sveglio e che non esitava a menare le mani, ma ho sempre usato il cervello, e non ho mai alzato le mani senza un buon motivo. Da ragazzo, poi, avevo il mio gruppetto di "pari", senza un capo, ma organizzati come una banda. Dai 4 agli 8 componenti che, a scuola o fuori, si davano supporto reciproco e compivano in gruppo azioni poliziesche, che andavano dal reprimere i comportamenti violenti dei prepotenti (spesso picchiandoli in gruppo), al fare la spia nei confronti di quelli che marinavano la scuola o fumavano o bevevano. Arrivammo anche a fare a botte con due ragazzotti che spacciavano vicino alla scuola (ma eravamo già grandicelli) e a fare appostamenti per evitare che dei vandali imbrattassero i muri con la vernice, oppure una volta inseguimmo e picchiammo due stupidi che avevano danneggiato le attrezzature sportive in un parco pubblico. A scuola, durante la ricreazione, eravamo il "servizio d'ordine", e ci vestivamo con delle giacche da militare. Insomma, da giovane avevo già lo spirito del poliziotto.