Thursday ho continuato a mantenere i contatti con lui su whatsapp per riconoscenza, per la sua disponibilità nell'accompagnarmi a quel luogo dove poi non sono andata.
Non devi continuare a mantenere i contatti se non vuoi. Sei grata di quello che ha fatto per te e basta. Allora dopo quella risposta vedi che cosa risponde. In caso ringrazialo per la sua disponibilità, scrivigli che non te la senti di continuare e tronca con lui. Se insiste o chiarisci una volta per tutte o lo lasci scrivere senza rispondere perché si deve far bastare la tua spiegazione che non vuoi proseguire con lui (prima o poi si stufa e se ne fa una ragione). È brutto, lo so… ma da dietro lo schermo ti senti più sicura e tutelata. Mi rendo conto che è sempre tuo padre ma prima o poi in un modo o nell’altro dovrai pur farlo
Thursday Non mi fido più di lui, ma non nego che ho sperato che fosse cambiato. Quando ci siamo incontrati di persona, ho capito che non era minimamente pentito di quello che aveva fatto, e ne fatte tante (compresa violenza domestica).
Alcuni cambiano ma certe persone non cambiano mai del tutto o sono troppo orgogliose per ammettere i loro sbagli.
Lo so perché ho vissuto una situazione simile con mia madre che ho rincontrato qualche anno fa e non ha chiesto scusa esattamente come tuo padre.
Ci siamo incontrate al centro commerciale perché era il posto più affollato che mi veniva in mente ed è stato proprio lì che sono riuscita a capire se era effettivamente cambiata o no. Mia madre sai come si è comportata? Si è messa a provare un giacchetto allo specchio, ha iniziato ad elogiarsi su com’era bella, mi ha detto che avevo i capelli troppo lunghi e con qualche doppia punta e che mi avrebbe pure potuta accompagnare dal parrucchiere del centro commerciale, insisteva e io non sapevo come fare, non me la sentivo di piantarla in asso e di fare una sceneggiata davanti a tutti. L’ho messa alla prova anche quando stavamo andando via, ho lasciato il telefono in una panchina dentro al centro commerciale, lei è andato a riprenderlo di corsa e me l’ha riportato però poi ha aggiunto che l’ha fatto perché una come me prima di andare a riprenderlo ci avrebbe impiegato troppo magari col fiatone lei invece è abituata a correre perché è giovane, in forma e scattante. Sapessi quante me ne ha dette!!! Quando sono tornata a casa non si è scusata, ha iniziato a dire che ero ingrassata e che non dovevo contrariarla perché lei era adulta ed era mia madre mentre io ero una ragazzina e che se fossi stata una bambina mi avrebbe riempita di schiaffi. Ah, alla fine quando stavo esplodendo, ricordo di averle sbattuto il telefono in faccia e quel :”sono tua madre” mi ha fatta arrabbiare tantissimo visto quello che è successo e che non sono cresciuta con lei e ricordo di essermi messa a piangere a dirotto. Quando ci ho riparlato ha continuato a non chiedermi scusa, anzi…voleva avere ragione! Piangere per le sue critiche per lei era ridicolo e che lei non mi aveva detto niente di sbagliato solo la verità. Per il fatto che le ho sbattuto il telefono in faccia? Si è incazzata come una bestia!
Ho provato a tirare fuori il discorso di quello che ho subito per colpa sua e del compagno mi ha risposto che non voleva rivangare il passato, che lei ci ha messo tanto prima di decidere di venire per incontrarmi di nuovo, che ci sarebbe stata per me ma che ero libera di scegliere che cosa fare, se volevo ricostruire un rapporto con lei dovevo far finta di niente, mettere da parte totalmente il passato senza nominarlo più e parlare come se fosse un’amica e non mia madre (visto che lei si sente ancora giovane). Non riesco e non riuscirò mai a dimenticare tutto quello che ho subito, è praticamente impossibile, non riuscivo a farmene una ragione per com’era andata, i periodi successivi continuavo a ripensare a quell’incontro e ogni volta mi veniva da piangere e anche tanta rabbia, mi sentivo una stupida per essere andata ad incontrarla e per averle dato nel mio cuore una seconda possibilità. Alla fine però ho preso la decisione di perdonarla perché ho capito che era l’unica soluzione per cercare di stare leggermente meglio/in pace con me stessa e di accettare/chiudere il passato che è immodificabile anche se non sarà mai una madre, per colpa sua ci ho messo anni a ricominciare a pronunciare la parola “mamma”.
Perdonare non implicava necessariamente continuare a parlarle o a vederla, su quello mi ero lasciata una riserva per cercare di ascoltarmi, di guardare dentro di me e osservare/capire come si sarebbe potuta evolvere la situazione e poi non continuo su com’è evoluta la situazione perché è un discorso troppo lungo e che non mi sento di affrontare ma certe volte mi chiedo come ho fatto a nascere in una famiglia del genere e a non essere fuori di testa
Non conosco tuo padre, forse però non ti ha chiesto scusa per gli stessi motivi di mia madre