💫Jiselle💞 beh, dipende da cosa intendiamo per "superiore".
Nella società di oggi, è comune intendere la cosa come "maggiori opportunità lavorative" (di conseguenza più produttività, maggiore impatto visibile e quantificabile in modo "diretto", NB il termine diretto) allora è chiaro che in media, avendo l'uomo (dico in media!) un fisico più forte e resistente rispetto alla donna, per una parte dei lavori è avvantaggiato mentre per l'altra è fondamentalmente alla pari, quindi ne risulta nel complesso vantaggiato. C'è poi la questione gravidanza, maternità, che per un datore di lavoro, a parità di condizioni, fanno preferire l'uomo rispetto alla donna (ok esiste anche la paternità, ma diciamo chiaramente, su larga scala non è nemmeno comparabile).
Questo però non riguarda "la cosa in sé", ciò che Kant definirebbe "trascendentale", diciamo dal punto di vista etico consideriamo invece il rispetto come facente parte dell'intenzione (poi generalizzando ed estendendo questo pensiero, questo può essere in parte innato, in parte - sicuramente - acquisito con l'esperienza) e NON subordinato a qualcos'altro, vale a dire l'esempio di prima, strettamente dipendente dalla società in cui ci troviamo e come essa è impostata, che porterebbe alla conclusione "maggiori opportunità lavorative quindi migliore".