GTA VI (ce) diciamo che "futuro dei computer" è un po' generico, nel senso che si può spaziare dal campo hardware a quello software, online oppure offline. Possiamo dire questo:
- il web diventerà "sempre più semantico" (ne parlavamo in: IoT e web semantico), questo significa da parte dei motori di ricerca (quindi parliamo di questo ambito, software e online) comprendono sempre di più l'utente, i suoi bisogni per le ricerche e anche da "anticiparle": un esempio sono le news consigliate in base ai tuoi interessi, ovviamente semantica e anche Intelligenza Artificiale stanno alla base di queste innovazioni
- Intelligenza Artificiale: importantissima, iniziamo a vederlo già oggi e l'evoluzione è notevole, praticamente in ogni ambito
- robotica: qui parliamo di per sé a livello hardware (più che a livello software), quindi industria 4.0, agricoltura 4.0, ecc
- centralizzazione vs decentralizzazione: abbiamo due tendenze contrapposte, da un lato la decentralizzazione (Blockchain applicata/applicabile potenzialmente ovunque, anche finanza decentralizzata vedi criptovalute ecc), dall'altro la centralizzazione di varie soluzioni Cloud, oggi sempre più servizi sono accessibili in Cloud (qualunque dispositivo, connessione internet, ti connetti ad un server, ad esempio le varie funzionalità di Google Drive, ecc)
- virtualizzazione, dematerializzazione: entro certi limiti (si pensava al metaverso come "la novità del secolo", poi progetto semi-fallito in quanto detto chiaramente, a parte il gaming e qualche piccola nicchia, la popolazione media non vuole passare l propria vita con una scatola in testa per vedere un mondo virtuale, in termini di impegno, mediamente non siamo - almeno oggi - pronti ad una transizione del genere); tecnologie basate su ologrammi potranno diventare più interessanti e diffuse in futuro; di fatto avremo sempre più virtualizzazione, contenuti anche senza un supporto fisico, analogo ad un proiettore che crea un'immagine su un muro bianco (quindi senza la necessità di un maxischermo, fisico)
- informatica quantistica: per averla a larga scala, siamo ancora un po' indietro, c'è da dire poi che, personalmente, per come la vedo, salvo stravolgimenti della tecnologia è una soluzione che si presta ad essere molto centralizzata (in breve, i computer quantistici si basano sui qubits, le prestazioni - memoria e velocità - aumentano esponenzialmente col numero dei qubits anziché in modo lineare come l'analogo classico; ovviamente gestire più qubits in modo affidabile è complesso, è però molto più efficiente creare pochi supercomputer - del tipo aziende come Google, IBM, ecc - e consentire l'accesso a chiunque in Cloud, quindi un futuro basato su connessione veloce e hardware di terzi, centralizzato, almeno per le operazioni più dispendiose di energia); proprio di recente (4 dicembre 2023) IBM ha superato un nuovo record, il computer quantistico Condor con 1121 qubits ha superato il precedente Ospreuy della stessa azienda, con 433 qubits e anche finalmente la soglia psicologica dei 1000 qubits: imb.com