Paride754 Risposta da ignavi.. Peró io ti dico: dipende.
Di base, passiamo troppo tempo della nostra vita a lavorare per fare qualcosa che non ci piaccia o fregarcene. Faticherei a vivere la settimana in funzione del weekend e l'anno in funzione delle ferie. Devo e voglio provare gratificazione per quello che faccio. Anche per questo, uno dei miei "hobby" è e sarà sempre studiare, garantirmi una formazione che mi consenta anche di cambiare lavoro, di licenziarmi se un giorno non ne potrò più, di avere insomma sempre un piano B che, all'occorrenza, possa diventare un piano A.
Poi, ovvio, il lavoro non è volontariato. Devo poter vivere in autonomia grazie al mio stipendio, altrimenti non ha senso svolgerlo, e qui si entra in un discorso complesso e doloroso che riguarda la mia generazione: il caro vita, gli stipendi non adeguati, il sistema pensionistico che collassa sulle spalle di noi contribuenti, la quasi totale impossibilitá di accedere ad un mutuo. Insomma, un pasticcio. Siamo più poveri dei nostri genitori, e questo è un dato di fatto.
Dicevo, il lavoro non è volontariato e dunque devo guadagnare dei soldi che siano coerenti con una vita dignitosa, però sinceramente non posso nemmeno dirti che "guardo solo lo stipendio" perché ci sono lavori che non farei mai e poi mai, nemmeno per tutto l'oro del mondo, come per esempio lavorare in un macello (dico il primo che mi viene in mente) o fare altri lavori che siano truci verso gli animali o in generale contro la mia etica. Preferisco un lavoro pagato meno ma che mi lasci dormire la notte.