Fantasiolo
Lascia perdere la propaganda. In Italia magari in un ufficio immigrazione c'è tantissima discriminazione ma in un processo non è così (se non hai le prove che il giudice è corrotto). In ogni caso si può sempre fare ricorso. La legge è uguale per tutti, quindi il numero di anni che ti devono dare in base all'omicidio e alle attenuanti è quello che c'è scritto sui libri. Siccome la legge è uguale per tutti un italiano o uno straniero avranno la pena commisurata all'omicidio, al coinvolgimento nella vicenda, ci saranno cose che aggraveranno la posizione (come il movente per futili motivi, una donna incinta uccisa, omicidio di più persone, la fuga) e attenuanti varie (è minorenne, non ci sta con la testa, legittima difesa, tentato omicidio e non omicidio...) . Ogni storia è diversa e in ogni storia c'è un certo numero di cose che aggravano le posizioni dell'imputato e c'è un certo numero di attenuanti e in base ad ognuna di queste c'è un numero di anni diverso da scontare. Inoltre molti processi sono a porte chiuse (soprattutto quelli che coinvolgono minorenni o persone che non vogliono giornalisti). Questo significa che i giornalisti non sono informati su tutte le prove, tutte le testimonianze e per fare notizia su storie che magari appassionano il pubblico iniziano persino a fare supposizioni e congetture che a volte vengono quasi date per vere e non si capisce più neanche quale sia la verità. Per persone comuni come noi che non conoscono tutte le vicende reali, tutti i moventi, tutte le leggi di tutti i casi di omicidio non è possibile equiparare una storia con un'altra e capire se c'è stata effettivamente un'ingiustizia o è soltanto una nostra impressione (proprio perché non siamo giudici). Tutti i colpevoli italiani e stranieri meritano di essere puniti in base a quello che hanno fatto anche se umanamente parlando nessuna pena riporterà in vita certe vittime e quindi nessuna pena è abbastanza per certe cose atroci. La sorella di Giulia ha sbagliato ad esprimersi in questo modo prima del processo e deve anche stare attenta alle parole che usa per non inimicarsi il giudice e soprattutto perché se si tiene il processo che non va come vorrebbe e anziché fare subito ricorso iniziasse ad accusare il giudice pubblicamente rischierebbe anche di essere accusata per diffamazione e a quel punto al giudice non gliene frega niente del fatto che sia sconvolta perché non esistono attenuanti di quel tipo (se non la sensibilità del giudice stesso che può decidere di risparmiarla). Elena va fermata, le devono far capire che sta facendo una stupidaggine a darsi in pasto alla stampa così e basta davvero un attimo e una frase può davvero rovinarla. Inoltre per quanto ci siano prove anche contro Filippo prima del processo non può esprimersi chissà come perché per legge si è innocenti fino a prova contraria e cioè fino alla fine del processo