L'IA, come tecnologia, a mio parere ha un grande potenziale ed è sicuramente un settore da approfondire, studiare, potenziare. Con applicazioni certamente utili in alcuni ambiti; ma ambiti limitati, settoriali, specialistici. Intelligenza (in senso ampio), capacità di problem solving versatile e creativo, improvvisazione, sensibilità, empatia sono facoltà solo ed esclusivamente umane e non possono essere imitate né replicate nemmeno dal software di IA più evoluto.
Il film "Her" di Spike Jonze è emblematico: il protagonista (un grande Joaquin Phoenix) resta vittima del fascino di un sistema operativo estremamente "intelligente" (pure qui una lei: Samantha) che pare in grado di offrirgli tutto ciò in cui gli esseri umani lo hanno deluso - risposte, comprensione, empatia, supporto psicologico, incoraggiamento, persino amore. Ma, alla resa dei conti, tutto questo si rivela essere illusorio, e la caduta è dolorosa: "lei" è solo un robot; evolutissimo, ma solo un robot. Che non sa e non può né capire, umanamente, né amare.
"'Samantha ma con quante persone parli mentre parli con me?
'8316.'
'E di quanti di questi ti sei innamorata?'
'641. Ma questo non danneggia l'amore che provo per te.'"
Boom.