Piaggio: il crollo in Borsa, considerazioni e prospettive future
Piaggio & C., la ben nota azienda che produce veicoli a due e tre ruote (i modelli più noti, l'indimenticabile e intramontabile scooter Vespa, così come il motocarro Ape), attualmente quotata nell'indice Ftse Italia Mid Cap, ultimamente ha avuto un forte crollo di quotazione, oltre alla generale crisi dell'Automotive (auto, moto, ovviamente c'è correlazione), il tutto è poi amplificato su base speculativa, come spesso accade (vedi anche Tesla - presentazione Robotaxi, delude le aspettative e il titolo letteralmente crolla in Borsa, poi i risultati trimestrali sono favorevoli e quindi forte recupero, poi addirittura con la vittoria di Trump e il netto sostegno di Musk al nuovo presidente, fanno decollare ulteriormente la quotazione di Tesla, ora a livelli altissimi).
Tornando a Piaggio, la quotazione ha perso il 28,9% da inizio anno, -16,84% nell'ultimo mese, capitalizzazione di poco inferiore ai 750 milioni di euro. Quando la quotazione di un'azienda crolla, viene sempre da chiedersi "perché", in parte certo, il calo di vendite ha deluso il mercato, le aspettative, in parte però la cosa è enormemente amplificata su base speculativa. Questo, tradotto, significa che è un'occasione di investimento, dato che acquistiamo azioni di un'azienda ben nota, solida, leader del proprio settore, ad un prezzo decisamente basso rispetto alla media storica (ora la quotazione sta a 2,10 euro per azione mentre nell'ultimo anno è stata quasi sempre sopra i 2,5 e anche oltre 3 euro per azione). La società di investimento Equita ha confermato "Hold", pur avendo abbassato un po' il prezzo target ad un anno, quindi un ottimo margine di crescita, ritiene - giustamente - che il titolo sia ora sottovalutato dal mercato. Su TradingView la maggior parte degli analisti conferma "compra" e "compra adesso" quindi un segnale più che chiaro.
Il rendimento da dividendi di Piaggio è fra i più alti a livello nazionale, 9,27% (la percentuale varia in base al variare della quotazione), questo significa che indipendentemente dalla quotazione, ogni anno (se possediamo azioni nel giorno dello stacco della cedola) ci viene riconosciuto questo importo (9,27% lordo significa 6,86% netto, considerata la tassazione italiana del 26% sul Capital Gain).
Diciamo questo, nel breve termine il titolo può certamente continuare ad oscillare, scnedere ancora, da ribadire però che la maggior parte degli analisti considera il titolo sottovalutato, quindi con buone prospettive di crescita e nonostante il mercato attuale sia un po' in crisi, parliamo pur sempre di un leader del settore (che tra l'altro, sta facendo investimenti nell'elettrico, in ottica lungo termine, piano di investimenti da 112 milioni di euro, aprile 2024).
Dal punto di vista tecnico, vediamo un grafico (fonte: TradingView), ulltimi tre mesi, con indicatore Relative Strength Index che si colloca nettamente in zona ipervenduto (e quindi anche nel breve termine, suggerisce buone possibilità di un rimbalzo tecnico, vedi anche: sfruttare il rimbalzo).
