𝙏𝙝𝙚 𝙊𝙣𝙚 𝙁𝙧𝙤𝙢 𝙏𝙝𝙚 𝙑𝙖𝙪𝙡𝙩 ® Tutto assolutamente vero. Io ho praticato karate, judo, taekwondo e soprattutto aikido, quest'ultimo per circa dieci anni. La filosofia di base è la stessa: la non-violenza, l'evitare lo scontro, l'autodisciplina, il rispetto di sé e dei compagni (perché in palestra, o comunque durante la pratica, non si può parlare di "avversari"). Va ricordato anche che le tecniche delle arti marziali sono codificate: chi attacca e chi si difende sa già cosa deve fare e come deve muoversi. Nel caso di un'aggressione reale, crolla tutto (o quasi). Anche l'artista marziale più preparato ed esperto può trovarsi annichilito e sopraffatto (dalla paura, oltre che dagli aggressori). E in questi casi non evitabili si deve solo cercare di salvare la pelle e di limitare i danni: scappando (se possibile; non è segno di vigliaccheria), proteggendo gli organi vitali, scansando e parando i colpi, neutralizzando l'aggressore (e poi scappando), evitando di contrattaccare se non si è davvero in grado di sostenere il combattimento. Tutela di sé prima di tutto.