aerial Ho 25 anni e dodici anni fa, dai 13, anzi, quasi 13, sino ai 16, sono stata anch'io in una comunità di tipo familiare - educativo, per gli stessi motivi: forti conflitti tra i miei, risolti dopo anni. Fu il giudice per i minorenni a mandarmi, perché né io e né i miei volevano. La comunità era ed è molto bellina anche se piccola rispetto a quella dove lavoro. Io e le altre avevamo le stesse regole che hanno le ragazzine con cui ho a che fare, però da noi le porte dei bagni per le minorenni abbiamo dovuto lasciarle sempre aperte, sin dal primo giorno, almeno c'era coerenza. Ora t'immagini che oltre alla totale privazione della libertà c'era e credo ci sia ancora, l'assenza di privacy, nonostante i bagni avessero e sicuramente avranno tutti i moderni sistemi di sicurezza, parlo di bagni modernissimi ma la vergogna era ENORME, ecco perché mi oppongo anche alla porta socchiusa. Ovvio che i sistemi di allarme non prevedono il malore ma questo compromesso mi ha riportato quel periodo, periodo da una parte bello perché avevo educatrici fantastiche ma anche bruttissimo perché ero senza libertà e potevo vedere i miei una volta al mese, un'ora e solo in presenza di un'educatrice. Non ero in dad ma solo perché non se ne sentiva parlare quanto adesso, però a scuola ero supercontrollata che non chiedessi uno smartphone in prestito, idem in palestra. Il mio è un lavoro che farei anche se vincessi una bella lotteria ma certe regole sono insopportabili, solo che vince la maggioranza quando ci si riunisce