Homescape Penso che la tua esperienza personale abbia fatto di te la persona che sei e, come educatrice, ti abbia resa molto sensibile verso certi temi, come l'assenza della privacy. E credo sia positivo, perché ti permette di capire meglio ciò che provano i ragazzi, anche e soprattutto il loro disagio. Di questo (comprensione, empatia) c'è bisogno, nelle comunità - ne hanno bisogno i ragazzi. Capisco però anche la necessità di avere delle regole e di farle rispettare; e dovrebbero essere regole finalizzate alla tutela dei ragazzi, ma dettate anche dal buon senso (solito esempio: le porte dei bagni spalancate senza ragione (perché i sistemi di allarme ci sono), con relativa vergogna...). Che ami il tuo lavoro si percepisce, come anche a volte la difficoltà a lavorare in gruppo. Mi sento di dirti solo questo, se posso: non lasciarti abbattere, non mollare, perché mi sembri una persona valida, una risorsa preziosa che, in contesto come la comunità, può dare un grande contributo.