Difensore Neanch' io ce li ho salvati. Non so dove siano questi messaggi, mi devi dire i versetti quali sono, sennò non posso sapere.
Si, Dio per esempio mostra le sue spalle a Mosè e quando è di fronte a lui si copre il volto. Ma questo era un Angelo che rappresentava Dio, come ti ho già detto. Non so che sembianze ha Dio però è fatto di spirito come tu dici, io per esempio l' ho visto in sogno e aveva un aspetto fisico ma era come se fosse fatto di spirito e sotto quell' aspetto c' era qualcos' altro che sfugge agli occhi carnali. Probabilmente era un Angelo, se il sogno era veramente ispirato.
No, Maometto non è menzionato nella Bibbia. Anzi l' apostolo Paolo dice a chiare lettere che Ismaele è figlio della schiava e rappresenta la schiavitù. la miscredenza. Mentre Isacco è figlio della donna libera (Sara) e rappresenta quindi l' alleanza con Dio, la libertà.
Galati 4, 21 Ditemi, voi che volete essere sotto la Legge: non sentite che cosa dice la Legge? 22Sta scritto infatti che Abramo ebbe due figli, uno dalla schiava e uno dalla donna libera. 23Ma il figlio della schiava è nato secondo la carne; il figlio della donna libera, in virtù della promessa. 24Ora, queste cose sono dette per allegoria: le due donne infatti rappresentano le due alleanze. Una, quella del monte Sinai, che genera nella schiavitù, è rappresentata da Agar 25- il Sinai è un monte dell'Arabia -; essa corrisponde alla Gerusalemme attuale, che di fatto è schiava insieme ai suoi figli. 26Invece la Gerusalemme di lassù è libera ed è la madre di tutti noi. 27Sta scritto infatti:
Rallégrati, sterile, tu che non partorisci,
grida di gioia, tu che non conosci i dolori del parto,
perché molti sono i figli dell'abbandonata,
più di quelli della donna che ha marito.
28E voi, fratelli, siete figli della promessa, alla maniera di Isacco. 29Ma come allora colui che era nato secondo la carne perseguitava quello nato secondo lo spirito, così accade anche ora. 30Però, che cosa dice la Scrittura? Manda via la schiava e suo figlio, perché il figlio della schiava non avrà eredità col figlio della donna libera. 31Così, fratelli, noi non siamo figli di una schiava, ma della donna libera.
Hai detto bene, il Sinai sta in Arabia, com'è scritto qui sopra, infatti il Sinai rappresenta la schiavitù, la Legge che non rende liberi ma scatena i peccati nella carne. Gerusalemme invece rappresenta la promessa, l' alleanza con Dio.
La Legge era una maledizione data da Dio al popolo eletto per togliere di mezzo quelli che non credevano. Se tu, che credi di adorare Dio, segui ancora questa legge (e il Corano è una serie di leggi simili a quelle del vecchio testamento) allora non sei libero. Gesù Cristo ci ha liberati da questa legge. Seguire una serie di leggi e divieti non ti renderà libero, è semmai il bene che fai che ti rende libero, non "non mangiare maiale" "non bere alcol"... questi sono divieti che vengono dati a chi non è ancora in grado di dominare le proprie passioni, a un bambino che non sa controllarsi. L' uomo adulto beve un sorso di alcol e poi si ferma, e gli fa anche bene!
1Tm 5,23 Non bere soltanto acqua, ma bevi un po' di vino, a causa dello stomaco e dei tuoi frequenti disturbi.
https://www.alcoholproblemsandsolutions.org/drinkers-live-longer/
Lo dice qui sopra, un consumo moderato di alcol allunga la vita. E' scienza.
I comandamenti vanno avanti, ci sono molti altri comandamenti, non solo quelli e l' ultimo dei comandamenti dice "ama il prossimo tuo come te stesso", è esattamente l' ultimo comandamento che viene dato al popolo eletto, quello che completa la Legge. Una volta che uno è in grado di amare il prossimo, ha adempiuto la Legge. Quei comandamenti precedenti erano solo una lista di peccati che gli ebrei stavano commettendo e che dovevano evitare per poter arrivare a riuscire ad amare Dio e il prossimo. Al bambino che si ingozza di caramelle gli si tolgono le caramelle, gli si tolgono tutte, ma questo non significa che quando si comporta bene una ogni tanto gli si può dare. Allo stesso modo i divieti furono dati a Israele per questo motivo, gli israeliti erano carichi di peccati, si ingozzavano di maiale, ingurgitavano grasso, per questo Dio gli ha dato quei divieti. Ma una volta resi liberi dal peccato, non è quel poco grasso o quel poco maiale che si mangia ogni tanto a rendere schiavi di nuovo.
Galati 4, 1 Dico ancora: per tutto il tempo che l'erede è fanciullo, non è per nulla differente da uno schiavo, benché sia padrone di tutto, ma 2dipende da tutori e amministratori fino al termine prestabilito dal padre. 3Così anche noi, quando eravamo fanciulli, eravamo schiavi degli elementi del mondo. 4Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, 5per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l'adozione a figli. 6E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: «Abbà! Padre!». 7Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio.
Chi è figlio di Dio è libero, e può amministrare sè stesso, decidendo quello che mangia e quello che beve, purché rispetti la legge di amare il prossimo suo come sè stesso. Quando un maestro insegna ai bambini gli dice esattamente cosa fare, per esempio gli dice di scrivere bene, di scrivere esattamente sulla riga, di temperare la matita quando è stemperata. Ma questo vale solo finché il bambino è "schiavo" del suo maestro, una volta che è adulto, purché si capisca quello che scrive, può anche scrivere un pò sotto la riga o scrivere diversamente da come gli hanno insegnato.
La Legge è solo una serie di divieti datti a un popolo ribelli per rimuovere da loro l' iniquità e arrivare infine al comandamento ultimo di amare il prossimo come sè stessi. Ma rispettare quei divieti non ti rende giusto! Se io non uccido quale giustizia ho compiuto? Ho solo evitato un peccato. La giustizia sta nel compiere il bene, non nel non fare il male. Voi musulmani vi siete legati a una legge che non può aiutarvi in nulla al compiere il bene, perché il bene sta nell' amare e non nell' evitare peccati.
Perché il Corano non parla di amore? Non è citato neppure una volta in tutto il Corano! Non viene mai detto che Dio è spirito e si parla solo di punizioni, minacce, fuoco...
Corano 3:91
Quanto ai miscredenti che muoiono nella miscredenza, quand’anche offrissero come riscatto tutto l’oro della terra, non sarà accettato. Avranno un castigo doloroso e nessuno li soccorrerà.
A cosa servono queste minacce? Un servo buono e leale ha bisogno di essere minacciato? No! Il servo buono compie il bene spontaneamente, di cuore, non per paura di una punizione e non perché viene minacciato.
E così è Gesù Cristo, che è Dio fatto uomo, non minaccia ma ci tratta come servi buoni e leali.
1Pt 2,23 insultato, non rispondeva con insulti,
maltrattato, non minacciava vendetta,
ma si affidava a colui
che giudica con giustizia.
Mentre Maometto quando uno peccava lo minacciava di finire nel fuoco, quando noi ancora eravamo peccatori Gesù Cristo andava a morire per i nostri peccati.
Romani 5, 1 Giustificati dunque per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. 2Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l'accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio. 3E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, 4la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. 5La speranza poi non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
6Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. 7Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. 8Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. 9A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall'ira per mezzo di lui. 10Se infatti, quand'eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. 11Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.
Rm 8,15 E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».
Chi ha paura, fa il male. Chi non ha paura e ama, fa il bene. Voi musulmani agite per paura non per amore. Avete paura di una punizione e pensate che tutto, persino mangiare maiale sia peccato.
1Giovanni, 18 Nell'amore non c'è paura; anzi, l'amore perfetto caccia via la paura, perché chi ha paura teme un castigo. Quindi chi ha paura non è perfetto nell'amore. 19 Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo.
20 Se uno dice: «Io amo Dio», ma odia suo fratello, è bugiardo; perché chi non ama suo fratello che ha visto, non può amare Dio che non ha visto. 21 Questo è il comandamento che abbiamo ricevuto da lui: che chi ama Dio ami anche suo fratello.
Voi non amate quelli che sono nel peccato perché li condannate a morte. Infatti se in Arabia (che è uno dei luoghi dove più viene messa in pratica la legge islamica) uno lascia l' islam lo condannate a morte, e se io vivessi in Arabia sarei stato condannato a morte per il fatto di aver lasciato l' islam. Invece Gesù Cristo, quando ancora ero nel peccato, mi ha preso per mano, mi ha guarito le ferite, ha corretto le mie debolezze e mi ha fortificato. Dove sta quest' esempio di amore nell' islam?