Mah, insomma... Citando una frase dello stesso articolo:
Pertanto, i tassi cedolari definitivi saranno pari, rispettivamente, allo 0,75% per i primi quattro anni, all'1,35% per i successivi quattro anni e all'1,70% per i restanti quattro anni di vita.
Il punto è questo: c'è di meglio! Le obbligazioni italiane sono abbastanza penose in termini di rendimento, questo perché per lo stato garantire un rendimento elevato significa essere consapevoli che i soldi che arrivano anticipatamente allo stato (quindi, le persone che hanno investito) sono sufficienti a creare un PIL cioè produrre beni e servizi che portano più ricchezza dell'interesse che poi viene restituito agli investitori. In pratica, se l'Italia non è in grado di far fruttare in modo ottimale il denaro, questi sono i risultati.
Attenzione, non dico che sia "sbagliato del tutto" investire in obbligazioni italiane: spesso è comunque più conveniente rispetto a mantenere i soldi fermi sul conto corrente (ne parlavo in un'altra discussione). Il punto è che... Non sono la soluzione più conveniente! Infatti attualmente i rendimenti BTP 10 anni sono ridicoli, rendimento netto 0,61% (Fonte ufficiale). Altre quotazioni e rendimenti (titoli di stato a diverse scadenze) sul sito ufficiale borsaitaliana.it.
Sono aumentati il numero di contratti per un semplice motivo: in parte "buonismo" del tipo "aiutiamo la nazione a riprendersi", indipendentemente dal tasso di rendimento effettivo (anche la cosiddetta "finanza sostenibile", fondi etici ecc, vanno più per moda e buonismo che rendimento effettivo). In parte anche perché effettivamente rispetto alla media nazionale, questi titoli di stato sono un po' migliori, questo grazie alle previsioni del PIL in crescita: attenzione, NON significa "che bello, boom economico..." ma semplicemente il PIL è in crescita perché nel 2020 causa COVID è crollato, quindi è più che normale aspettarsi una ripresa. Come ho detto prima, se il PIL è in crescita, lo stato può permettersi di offrire rendimenti maggiori avendo comunque un tornaconto positivo.
Comunque sia, il fatto che gli Italiani investano in titoli italiani, è solo una chiusura mentale! Attualmente è MOLTO più conveniente investire per esempio in un comparto azionario area Euro (esempio: Euro Equity se vogliamo rimanere in un investimento a livello europeo, altrimenti anche USA, globale, ecc): oltre a garantire rendimenti ben superiori, è anche più stabile e sicuro, essendo mediato a livello europeo e che quindi non dipende unicamente dal nostro paese.
Quindi, per ribadire il concetto: l'investitore della domenica può anche accontentarsi, ma non è certo l'opzione migliore. Anche per semplice "buonismo", se i cittadini italiani investissero i loro soldi in mercati non necessariamente italiani (es. a livello europeo), avrebbero un ritorno economico in questo caso anche maggiore e non dimentichiamoci che maggior benessere economico significa spendere denaro e far girare l'economia... dove? Proprio in Italia! Solo mantenere i soldi fermi depositati sul conto distrugge il mercato e ammazza l'economia.