Mettiamo il caso che nella mia Banca io abbia in conto (magari) 100.000 euro e voglia affidarmi ad un consulente della stessa Banca per investire questo denaro ed annualmente fruttare un guadagno. Con un tasso di guadagno del 3.0% annuale, quindi 3000 euro in più. Penserei che è tutto apposto, sarebbe comunque un buon affare. Sebbene rimarrei inconsapevole del fatto che i mercati contemporaneamente impongono un inflazione del 5,6%. Dunque, sul mio conto subirei una svalutazione di 5600 euro ed Attenzione, avrei comunque guadagnato 103.000 euro, numericamente risulterebbero quelli. Ma il loro potere d'acquisto varierebbe a 97400 euro. Quindi, redendomi più povero di quanto ero prima e mi verrebbero sottilmente rubati da sotto il naso, in valore, circa "2600 euro". Ma vi rendete conto? Questo spunto è tratto da una meme, purtroppo molto realistica. Questi signori fanno soldi inventandosene di tutte e di più, ma non solo, puntano ad impoverirci e non ci lasciano guadagnare attraverso dei meccanismi contorti.
Se non mi fosse stato illustrato, nemmeno me ne sarei accorto, come molti sarei rimasto inconsapevole. Ma poi ho scoperto perché mi ritrovo puntualmente brutte sorprese: dall'aumento dei prezzi, alle situazioni poco lecite che la mia banca pare volermi somministrare 0,50 centesimi alla volta. Vi consiglio di non lasciare comunque del denaro in Banca, investitelo ma non lasciatelo in Banca. Anche perché, purtroppo non posseggo quella buona somma (ma nella vita non si sa mai) ma di certo non mi sentirei padrone dei miei soldi, lasciandoli ad un ente che mi mette vincoli per il prelievo giornalieri. Con la scusa delle norme anti-reciclaggio.
A me pare che sia più un espediente salvaguardia per fare in modo che le persone non possano prelevare il possibile, nel caso ci si ritrovi da un momento all'altro in una crisi nera come quella dei primi del 1900. E di certo una cosa è successa all'epoca, le banche non hanno mai restituito i risparmi ai clienti in quel periodo. Bensì li hanno palesemente derubati. Come continuano a fare tutt'ora.