Gli "scemi del villaggio" dove vivo sono due, anzi erano, perché uno è morto, era già adulto quando io ero bambina; l'altro entra ed esce dai centri di igiene mentale, sta un po' con la famiglia e un po' gira per le strade. Il primo parlava da solo, era stato (dicevano) in manicomio. Entrambi non pericolosi, molto buoni, e i negozianti delle mie parti davano anche loro cose da mangiare.
Credo che la maggior parte delle volte gli "scemi del villaggio" abbiano davvero grossi e conclamati problemi, non posso immaginare una intera comunità a bollare così una persona sana, una simile cecità generale.
Io credo che si appaia più o meno come si è.
Persone particolari o strambe o eccentriche o molto introverse o con atteggiamenti fuori dalla norma non le ho mai sentite definire così. Nessuno crede che siano sceme né che abbiano capacità intellettuali ridotte.