Pic l'insulto non era per la persona, che anzi mi fa pena perché sarà una vita rovinata da genitori avidi e dal sistema di potere che la ha gestita, usata e poi gettata via come una bambola rotta: la mia provocazione è verso il simbolo, l'usa-e-getta che la politica fa delle vostre (anche le tue, scusa se mi permetto) lotte, delle vostre idee, delle illusioni che genera per fottervi il voto e ingessare i vostri pensieri. Io sinceramente capisco le tue preoccupazioni, che sono anche le mie, anche io sono un ecologista, ma diverso dal modo che la politica vi ha insegnato : io amo profondamente il mio ambiente, il mio sogno è di ritirarmi a coltivare rape e patate, per questo acquisto terreni, per preservarli, per evitare che vi si costruisca sopra un inutile edificio. Per questo mi do da fare per rimboschire le mie proprietà, perché vorrei ritrovare il mondo di quando ero ragazzino, più pulito e vergine, ma senza quegli eccessi e quelle strumentazioni politiche, che vanno dalle piste ciclabili alle auto elettriche, dal bando alle plastiche fino alla lotta agli insetticidi. E delle cavolate di cui sentite parlare voi, che siete più giovani, io non vengo affatto toccato, perché le sento da decenni. Per questo aspetto, paziente come un mulo, i responsi della scienza, di quella vera, non di quella asservita, dei sensazionalisti, dei catastrofisti. E fermo restando che approvo ogni riduzione dell'inquinamento, sotto ogni forma, così come auspicherei una riduzione del numero di abitanti di questo pianeta, dal momento che è l'uomo la specie più impattante, e visto che esistono filosofie di sviluppo che consentono, riducendo drasticamente il numero di figli, specie nel terzo mondo, di vivere molto meglio, come ci insegnano i paesi più siluppati.