Ciao. Citerò il manuale di sociologia della dottoressa Chiara Volpato, "psicosociologia del maschilismo" per aiutarmi in questa spiegazione.
Che la misandria sia un'altra faccia dell'odio verso il prossimo, è innegabile. Negarlo è proprio dei movimenti radicali e intersezionali che hanno fatto di questo odio un motivo di battaglia, quando poi i manuali stessi sul femminismo (come quello sovra citato), sconsigliano di usare la moneta della "discriminazione" sul maschio bianco etero cis (oggetto sociale della misandria, che poi è in breve, la lista dei privilegi è molto più lunga di così) in quanto esso, non essendo consapevole del proprio ruolo di privilegiato, finirebbe per non capire o per rifiutarsi di cambiare, aderendo a movimenti e concetti tipicamente maschilisti che sono tanti e spaziano a destra, tanto quanto a sinistra.
La norma dovrebbe essere la rieducazione del maschio a ciò che non va, che non è roba che si fa con gli slogan e con le frecciatine semi iraconde e passivo-aggressive.
Infatti c'è gente che non ci sta capendo niente e reagisce a questi schemi con rabbia e chiusura.
Questo aumenta la polarizzazione tra i sessi e tra le persone, anche perché si va a unire a una serie di problematiche social come la viralizzazione e lo scrolling che rendono la persona sempre più radicalizzata dall'una o dall'altra parte e sempre più rabbiosa, dall'una o dall'altra parte (con buona pace di Berlusconi e la cosa mi farebbe anche ridere, se non fosse correlata a dare indirettamente ragione a un maschilista noto come lui).
La misandria è usata come mezzo propagandistico correlato alla frustrazione, talvolta giustificata, altre molto meno, alfine di raggiungere la parità con questi mezzi.
Ora, a meno che l'idea di parità non consista nello stuprare la gente nei vicoli con un bastone da passeggio o nello sparare in testa a qualcuno ed essere giustificate perché donne, come direbbero le radfem, pure quelle intersezionali che hanno aderito a idee palesemente del bagaglio culturale "Rad", non ci vedo nulla di utile, esattamente come trovo inutili i manifesti legati a questa tendenza.
La difesa alla misandria sta, a mio avviso, nell'ignorare le frecciatine.
Se tu sei maschio bianco etero cis (e ricordo che la lista di privilegi non finisce qui, quindi a meno che tu non sia anche di mezza età, ricco sfondato, con una moglie e un figlio, proprietà, etc. sei privilegiato fino a un certo punto, quindi la cosa può toccarti fino a un certo punto), ignorare le esternazioni di odio e informarti circa il privilegio maschile e ciò che comporta (anche per il tuo bene, dato che si parla di mascolinità tossica e quello è un problema) e al tempo stesso entrare nel dibattito con nozioni alla mano, può essere di grande aiuto per superare la moda dell'odio sociale e vivere più serenamente, sia con te stesso, sia con il resto del mondo.