Sono un tipo tranquillo, sorridente, che fa battutacce sul/sulla defunto/a e che, se possibile, gratta qualche portafoglio dalla gente che sta davanti a me, in fila, per l'ultimo saluto alla salma. (E spero che non ci sia realmente qualcuno/a che ci creda, a sta minc... che ho scritto, perché ci starebbe seriamente da pensarci. E' ironia macabra. Ma sempre ironia).
Che tipo sono? Un tipo che al funerale di suo zio, manco ci andò, perché in vita lui fu peggio di Pol Pot. Un tipo che non piange solo per finta solidarietà o per amalgamarsi al resto dei presenti, se non viene dal profondo del cuore e in modo sincero. E, a volte, anche cattivo. Ad un funerale di un mio ex amico deceduto in incidente stradale perché sotto l'effetto di alcool e droghe, dissi agli altri, riferendomi al defunto: "Meglio a te che a me". L'ipocrisia e la falsità non le ho mai sopportate. Ancor più quando risulterebbe troppo facile e comodo, esternarle nei confronti di chi non ci sia più.