Non è vero che non c'è nulla di veritiero, al contrario è una grande opportunità, per quanto non facile da cogliere.
Sfruttata bene, conviene a tutti, dal cittadino, allo stato, all'ambiente.
Ma appunto essendo appesantita da una burocrazia immane non è immediatamente accessibile e molti tecnici manco affrontano la questione.
Cerco di farla semplice e banale, spero di esser preciso.
Lo stato ti dice che se spendi 100.000 euro per l'efficientamento energetico te lo restituisce totalmente attraverso credito d'imposta e con un 10% in più. In pratica negli anni a venire non pagherai 110000 euro di tasse.
Ora un comune cittadino non sfrutta tutto sto credito perchè magari paga meno tasse e allora che si fa? Cede il credito o a grosse imprese (ad esempio potrebbe cederlo anche all'impresa che fa i lavori) o a una banca, che accetta il credito, ti da le 100.000 euro per pagare i lavori e lei si tiene quel 10% in più. (che son tasse che non pagherà in futuro)
Detta così sembra semplice ma le voci di spesa devono essere ben definite e al 110% hai solo le opere di efficientamento energetico (le altre potrebbero andare in detrazione al 50% poi ci sono anche altri bonus). Non c'è un budget illimitato, ad esempio per l'involucro di una casa singola (per un condominio diciamo che è difficile sforare) lo stato ti rimborsa al max 50.000 euro dentro i quali ci devono essere anche le spese tecniche tra progettisti e commercialista... un 15% se ne va già così. Potrebbe quindi esser necessario mettere a correre qualche migliaio di euro di tasca ma indubbiamente ne vale la pena se ti ritrovi il cappotto e il tetto nuovo (per le voci di impianti e infissi non ci dovrebbero essere problemi di sforamento budget).
Alla base di tutto però ci devono essere consulenti (progettisti e commercialisti) che sanno quello che fanno e che se lavorano bene meritano tutti i soldi che gli spettano in quanto tuoi angeli custodi. Se sbagli qualcosa (ed è molto facile) paghi tutto con gli interessi.