misterxyz1979 perché pensare alla morte quando si potrebbe tentare una cura rischiosa , in questo modo possiamo trovare cure nuove o migliorare cure esistenti
Perché non tutti i malati sono disposti a tentare una "cura rischiosa" dopo aver già passato l'inferno. Trovare "cure nuove" o "migliorare cure esistenti" è compito della ricerca scientifica, che deve essere supportata e finanziata in ogni modo; per i malati futuri, non per quelli attuali che non hanno più alcuna speranza, e non possono essere obbligati a continuare ad "esistere" e a soffrire nella malattia.
misterxyz1979 la società deve tutelare la vita e non può proporre la morte come soluzione ai problemi
Non è "la società" che propone la morte come soluzione: è il singolo individuo, lucido e consapevole, che sceglie liberamente la morte, possibilmente indolore, dignitosa ed umana, e medicalmente assistita, per porre fine ad uno stato di sofferenza fisico e/o psicologico divenuto ormai intollerabile. Il livello di intollerabilità, naturalmente, lo decide il malato; solo ed esclusivamente il malato.
misterxyz1979 l'idea dell'eutanasia è nata con il nazismo di Hitler. È un ideologia di morte che ha lo scopo di uccidere i cittadini di serie B per fare pulizia.
Come dicevo, questo è un enorme fraintendimento di ciò che si intende oggi per eutanasia, e che ho spiegato sopra. Nel nazismo, "eutanasia" era sinonimo di pulizia etnica: una decisone dello Stato per eliminare finiscamente i soggetti indesiderati. Qui, oggi, invece, si tratta del diritto umano fondamentale all'autodeterminazione individuale: cioè il diritto, di ogni individuo, di decidere liberamente come vivere, e anche come morire.
Quindi "eutanasia" non è "omicidio di Stato" o "commercializzazione della morte" (enorme fraintendimento, e una delle carte giocate da chi si oppone affinché questo diritto venga legalmente riconosciuto): è scelta individuale libera e consapevole. Vuoi "goderti" il tuo cancro, la tua SLA, la tua SL, altre orride patologie incurabili e totalmente invalidanti fino alla fine? Nessuno viene ad assassinarti in casa, sei liberissimo di farlo. Ma non pretendere che anche gli altri malati siano disposti a ciò. Non pretendere di decidere per gli altri. Solo di questo si tratta: permettere, a chi (lucido e consapevole) lo vuole, di smettere di soffrire, e di andarsene in modo umano.
E no, non dire che basta "buttarsi sotto a un treno" e suicidarsi da sé: perché in certi casi (ad esempio se si è totalmente immobilizzati, incapaci di muoversi) non è possibile. Il SSN, che non è "un mattatoio" (vedere sopra) deve intervenire e aiutare le persone in queste condizioni, costrette a un'esistenza che non si può nemmeno più definire umana.
I Paesi Civili, come i Paesi Bassi, lo hanno capito. L'Italia non è un Paese civile, e sta facendo di tutto per boicottare l'iniziativa popolare dell'Associazione Luca Coscioni, di Liberi Fino Alla Fine, di Marco Cappato. Siamo, ad ora, all'88% della raccolta firme: gli italiani si sono espressi molto chiaramente - vogliono poter essere liberi di decidere, ognuno per sé e non per altri. Starà poi al Ministero della Giustizia che si occupa di iniziative referendarie.
Non si tratta di "infinocchiarti," mister: la cosa è molto semplice, in realtà - tu decidi per la tua vita, io decido per la mia, senza interferenze reciproche. Questo è: tu per te, io per me. E io di crepare di cancro (altra patologica incurabile totalmente invalidante) tra atroci sofferenze, e di essere costretta a subire altre, inutili "cure rischiose," non voglio. E tu, mister, non hai alcun diritto di costringermi.
Consiglio caldamente la visione, è più chiarificatrice di quanto potrei esserlo io ( @Maurizio888, pure a te):