GiovaneLatinista2003🏛 Il discorso mi interessa molto, visto che sto studiando proprio ora per l'esame di storia contemporanea la storia di Israele, tra le altre cose.
Devo dire che nel 1948 un po' i paesi arabi se la sono cercata. Israele era appena nato (peraltro con estensione minore a quella di oggi) e cosa combinano i paesi arabi? Lo attaccano subito. Non un buon inizio. Di certo così facendo non hanno convinto Israele a porsi in modo diplomatico con i suoi vicini. Semmai lo hanno fatto chiudere a riccio trasformandolo in una specie di fortezza completamente militarizzata
Concordo che sbagliarono approccio. Ma a parte che la spartizione della Palestina era palesemente iniqua (il 30% della popolazione passò dal 6,7% al 56% delle terre, tra cui tutte le migliori, lasciando al 70% della popolazione il 42%, per lo più scarti e deserto, senza nemmeno la continuità territoriale) ma fu sostenuta sia da USA che dalle paranoie di Stalin e tutti i loro stati satelliti (e quindi non poterono certo fare molto altro) comunque il massacro di Deir Yassin¹ (9 aprile) fu fatto contro un villaggio pacifico (che già aveva rifiutato di fornire reclute alla lega araba) e con cui avevano un accordo (infatti avrebbe dovuto avvisarli se l'esercito arabo fosse passato lì vicino). Inoltre fu fatto un mese prima del conflitto (che se non erro cominciò il 14 maggio). Inoltre avevano già avuto molta presa le idee di Jabotinski. Anche se non avessero attaccato loro, avrebbe attaccato Israele.
GiovaneLatinista2003🏛 Non direi che è stata colpa dei palestinesi, perchè lo scontro è stato scatenato da Egitto, Giordania, Siria e Libano, che avevano anche i loro loschi interessi (la Giordania conquistò la Cisgiordania e l'Egitto la striscia di Gaza).
Sì, so che la volevano smembrare. Ma comunque almeno non avrebbero avviato pulizie etniche.
GiovaneLatinista2003🏛 Peraltro non si può neanche dire che la guerra del 1948 mirasse al genocidio dei palestinesi, visto che a quanti di loro erano rimasti in Israele fu anche riconosciuta la cittadinanza israeliana. Se Israele avesse voluto fare un genocidio, vinta la guerra, non avrebbe avrebbe messo niente a fare un po' di pulizia etnica.
E la nakba scusa? Quando parte li espulsero a forza e l'altra parte li trucidarono? Forse tennero i Palestinesi cristiani (da sempre considerati di serie B e non di serie Z).
GiovaneLatinista2003🏛 Stessa cosa nel 1967. Israele è dovuto intervenire a causa dellle provocazioni di Nasser (come la chisura del golfo di Eilat), del progetto della Giordania e della Siria di costruire una diga che avrebbe ridotto di molto il flusso d'acqua del Giordano verso Israele e la mobilitazione degli eserciti dei paesi arabi.
Sì è vero che ci furono provocazioni, ma come la lega araba aveva sbagliato approccio, qui fu Israel a sbagliare. Aveva l'ONU che poteva mediare (a differenza della lega araba 20 anni prima, che era praticamente isolata). E no. La guerra dei sei giorni iniziò con un attacco a sorpresa di Israele contro l'Egitto (che non fu affatto furbo dato che nonostante fosse stato avvisato, si fece trovare impreparato).
GiovaneLatinista2003🏛 Molti dicono che Israele dovrebbe restituire i territori conquistati nel 1948. A mio parere non dovrebbe farlo. Nel 1948 è stato attaccato. Ha poi vinto, e gli attaccanti ne hanno giustamente subito le conseguenze con perdite territoriali. Se così non fosse, la Russia e la Polonia oggi dovrebbero restituire la Prussia Orientale alla Germania pur essendo stati attaccati in passato dalla Germania. Non funziona così. Troppo facile attaccare e poi pretendere che rimanga lo status quo una volta che hai perso.
Su una cosa invece Israele ha sbagliato, nel 1956. Durante la crisi dello stretto di Suez non doveva farsi trascinare in guerra contro l'Egitto da Gran Bretagna e Francia. Lo stretto di Suez era una questione che riguardava solo questi due paesi. L'intervento di Israele mi sembra sia stato ingiustificato e provocatorio visto che l'Egitto non gli aveva dichiarato guerra. Secondo me avrebbe fatto meglio a restarne fuori. Sulle guerre successive non mi esprimo perché ancora non sono arrivato a leggere quei capitoli.
Io dico che dovrebbe rispettare gli accordi di Oslo. Smettere di violare i diritti umani, smettere di tenere forzatamente povera la Cisgiordania, smettere di praticare apartheid, di violare la sovranità nazionale degli altri stati, di sterminare e drogare (sì l'ultima è che la ghf mette pillole di ossicodone nella farina, oltre ad attirare nelle killzone i disperati) civili, di applicare il diritto di guerra e cose del genere. Se lo facesse non avrei alcun problema a considerarlo un grande stato. Ma per ora è solo uno stato governato da terroristi.
GiovaneLatinista2003🏛 Su una cosa invece Israele ha sbagliato, nel 1956. Durante la crisi dello stretto di Suez non doveva farsi trascinare in guerra contro l'Egitto da Gran Bretagna e Francia. Lo stretto di Suez era una questione che riguardava solo questi due paesi. L'intervento di Israele mi sembra sia stato ingiustificato e provocatorio visto che l'Egitto non gli aveva dichiarato guerra. Secondo me avrebbe fatto meglio a restarne fuori. Sulle guerre successive non mi esprimo perché ancora non sono arrivato a leggere quei capitoli.
Se guardi il progetto della grande Israele (tanto caro ai nuovi sionisti) e le teorie di Jabotinski, sarà facile capire il perché di quell'attacco.
Inoltre dimentichi che sì, è vero che i paesi arabi non furono vicini modello. Ma anche Israele provocò spesso gli arabi. Guarda anche solo alle due intifada. O pensiamo a quando (mi sembra Katz) definì i Palestinesi Israeliani dei privilegiati nel 2021, quando protestavano contro la legge proposta da Netanyahu per acquisire il potere di nominare i membri della corte suprema a sua discrezione? O gli sfratti dai quartieri palestinesi del 2021? O l'ostruzionismo verso i vaccini durante la pandemia? O tutto ciò che succede in Cisgiordania da dopo gli accordi di Oslo (anche prima in realtà... ma dagli accordi in cui Israele si era impegnata a fare la sua parte trovo sia ancora più grave)? O la passeggiata di Sharon sulla spianata delle moschee e il discorso che fece?
Per il resto sono d'accordo con te, in termini di "Tifoseria": io "tifo" per i Palestinesi e per gli Israeliani. Ma non per i porci che sono la rovina di entrambi (Hamas e i sionisti moderni).
Ps ho troppa stima di te per aver anche solo supposto avessi simpatia per Smotrich, Ben Gvir e criminali simili.
1- Begin definì il tutto una meravigliosa operazione e, cito testualmente, un "modello per il futuro" e se leggi le testimonianze dei sopravvissuti sono orribili. Ti dico solo che ho un amico che si sta leggendo De Sade, e mi raccontava per farmi capire quanto fosse un pugno nello stomaco, le violenze fatte dai personaggi dello scrittore. Sai che le ho ritrovate in buona parte nei racconti dei sopravvissuti a quel massacro? Ovviamente con delle differenze, ma comunque molto simili.