Reflexo
Marco, detto “QuelGranFiglioDi”, era un tipo duro, allenato ai videogiochi e a qualche mossa di wrestling da anni. Non era uno che cercava guai, ma non sopportava la puzza sotto il naso di quel tal Andrea, il cyberbullo del quartiere, un credente integralista che non faceva altro che provocare e offendere tutti su internet, specialmente chi come Marco era dichiaratamente ateo.
Una sera, mentre scrollava i commenti sotto un video di the Last of Us su un forum, Marco incappò in Andrea che stava bullando uno dei ragazzi che ammirava i videogiochi, dicendo che “la forza vera viene solo da Dio e non da quegli scuermi.”
Marco, stanco, rispose con una sfida: “Se ti va di dimostrare che hai la forza di Dio, incontriamoci domani al parco. Ti faccio vedere cosa significa picchiare duro.”
Andrea, sicuro di sé, accettò ridendo e aggiunse: “E poi ti faccio una predica che ti farà pentire di non credere.”
Il giorno dopo, nel parco deserto, si affrontarono. Andrea, inesperto di combattimento, si affidava solo alla rabbia e alle sue parole piene di dogmi. Marco, invece, applicò tecniche precise di wrestling, immobilizzando Andrea a terra con una presa a leva che lo lasciò senza fiato.
Mentre Andrea cercava di divincolarsi, Marco gli sussurrò: “Non serve credere a una divinità per essere forte. Serve testa, allenamento e cuore.”
Andrea, affannato e umiliato, pubblico un post in cui si invento di essere stato aggredito da Quel gran figlio Di