Eʀυ concordo, fondamentalmente viene evidenziata un'incoerenza logica, ovvero un limite della ragione umana. Da tempo sostengo questo, che la nostra ragione sia inevitabilmente vincolata in modo rigido, da non permetterci con la logica di trovare una soluzione "logicamente soddisfacente": basti pensare a "Dio esiste?", né la risposta SI, né la risposta NO, sono totalmente soddisfacenti ("e allora come è nato "tutto"? / e prima di questa entità "onnipotente"? Come non esiste un prima..."), quindi ciò che va oltre la nostra possibilità di concepire lo spaziotempo o la logica tradizionale, semplicemente non siamo in grado di dimostrarla con un senso di coerenza logica, quindi "credibilità" e resta irrisolto perché appunto non abbiamo gli strumenti. Possiamo solo indagare i limiti della ragione umana ed è fondamentalmente quanto fatto da Kant, a tre livelli:
- limiti dovuti ai filtri sensoriali, esperienza sensibile (es. semplicemente la nostra vista filtra la radiazione visibile, quindi infrarosso, ultravioletto non li vediamo anche se appartengono a ciò che consideriamo "realtà")
- limiti dovuti alle strutture a priori della mente (ad esempio la nostra mente è strutturata in modo rigido, da intendere lo spazio tridimensionale, il tempo unidimensionale e unidirezionale)
- antinomie, limiti alla coerenza logica ("finito vs infinito", così come la "necessità di una causa prima"... Che in pratica si ricollega a quanto detto "Dio esiste?" SI/NO): quando la ragione cerca di superare questi limiti, cade in contraddizione
Diciamo, questa è già una distinzione fatta da Kant (Critica della Ragion Pura). Quindi direi che la tua analisi comunque rientra nelle antinomie, la prima (finito vs infinito) e la quarta (necessità di una causa prima vs contingenza).
Mi interesserebbe indagare "oltre", trovando una risposta a questo: eventuali altri limiti concettuali (magari più universali, generali?) rientrerebbero comunque nelle antinomie, oppure un'altra categoria a parte (anche il fatto che la ragione non possa "pensare dal nulla" ma si trova vincolata fra le varie cose all'interno dello stesso osservatore, non potrà mai essere totalmente super-partes, "usare la ragione per indagare al 100% la ragione stessa", un po' come voler vedere il tuo corpo a 360 gradi, dovresti esserne esterna da tale sistema, cosa che non è possibile). Questo dovrebbe comunque restare a livello innato, altrimenti limiti storici, empirici (il contesto in cui nasci) sicuramente creano filtri e pregiudizi aggiuntivi.