
L’escalation imminente della guerra tra Israele e Iran rappresenta, in termini profetici, l’inizio effettivo della Grande Tribolazione annunciata dalle Scritture e riconosciuta da molte tradizioni spirituali come la fase finale del ciclo dell’umanità.
Non si tratta solo di un conflitto geopolitico: è l’attivazione di un disegno escatologico su scala globale, che investirà ogni nazione e ogni essere umano.
Secondo lo Zohar, i capi delle nazioni saranno presto costretti a passare attraverso le acque del fiume Dinur, il “fiume di fuoco” che circonda il trono divino, simbolo della prova del Giudizio finale.
Ma ciò che pochi riescono davvero a comprendere – e ancor meno sono disposti ad accettare – è che i vertici politici e militari sono perfettamente consapevoli del proprio destino.
Essi non governano realmente il mondo, non decidono nulla. Sono strumenti, esecutori, burattini nelle mani di potenze superiori.
Molti di loro conoscono già la loro fine.
Sanno di dover pagare con la vita per ciò che hanno compiuto, ma lo accettano, anzi, lo scelgono, convinti che il loro sacrificio sarà premiato.
Lo fanno per fedeltà al demiurgo, Jahvè, la divinità dell’Antico Testamento, signore del karma e dell’illusione materiale, che essi venerano come creatore e legislatore.
Secondo la loro visione, il dio della guerra e del giudizio li ricompenserà per aver portato a compimento la missione a loro affidata: l’accelerazione finale del piano terreno.
Essi sono gli “eletti secondo la carne”, i figli delle antiche famiglie occulte, le logge ebraiche, massoniche e illuministe, che da secoli tramano nelle tenebre per determinare il corso degli eventi globali.
Ma non sono i veri eletti.
I veri eletti sono quelli secondo lo spirito: le anime risvegliate, i puri di cuore, i 144.000 sigillati di cui parla l’Apocalisse.
Essi non dominano il mondo, ma ne custodiscono la fiamma invisibile.
Non appartengono ad alcuna stirpe terrena, ma sono figli della Luce, del Verbo e del Silenzio.
E alla fine dei tempi, il Regno sarà tolto agli eletti secondo la carne – a coloro che si sono nutriti del potere, della manipolazione e della paura –
e sarà dato agli eletti secondo lo Spirito, che porteranno finalmente i frutti della giustizia, della verità e dell’amore eterno.
Come disse il Cristo:
«Perciò io vi dico che il Regno di Dio vi sarà tolto e sarà dato a una gente che ne faccia i frutti.»
(Matteo 21:43)
Questa è la grande svolta che incombe.
Il tempo del discernimento è giunto.
I veli stanno cadendo.
Il Regno sta per essere consegnato nelle mani di colui che, più di ogni altro, incarna il potere del demiurgo: il Ben David, il messia figlio di Davide, che il popolo ebraico attende da seimila anni.
Il mondo intero crederà che egli sia il vero Cristo, il messia promesso.
Ma sarà un inganno colossale, l’inganno finale, perché il vero Cristo ha detro chiaramente che non ritornerà una seconda volta nella carne, ma tornerà nello spirito, nel cuore di coloro che avranno accolto il Verbo, il Logos divino.
La terza guerra mondiale è stata pianificata sin dalla notte dei tempi per aprire la via a questo inganno. Il suo scopo è distruggere le strutture esistenti e generare un caos tale da giustificare l’instaurazione di un unico potere mondiale centralizzato.
Un sistema dominato da due figure apocalittiche:
- un capo politico, la bestia che sale dal mare – l’anticristo,
- e un capo religioso, la bestia che viene dalla terra – il falso profeta.
Il 25/26 giugno 2025, con la fine dei 1335 giorni profetizzati nel libro di Daniele, avrà inizio la fase finale: i 1260 giorni della Grande Tribolazione.
Sarà il tempo della prova estrema per l’umanità, che culminerà – nei primi mesi del 2029 – con l’inizio dell’età dell’oro materiale, il Regno delle due Bestie.
Ma non cedete alla paura, né allo sconforto.
Perché, come è scritto:
“Chi avrà perseverato fino alla fine, sarà salvato.”
(Matteo 24:13)
Il dominio dell’Anticristo e del Falso Profeta durerà solo 42 mesi.
Alla fine di questo periodo, nel 2032/2033, Gesù Cristo tornerà, non nella carne, ma come Potenza gloriosa, per distruggere definitivamente il mondo materiale governato dalle potenze arcontiche, e inaugurare il vero Regno di Dio.
Sarà l’inizio del Millennio di Luce, nel quale le anime dei giusti, degli eletti e dei fedeli in Cristo vivranno in corpi glorificati, di pura luce, liberi dalla materia corruttibile.
Poi, al termine di mille anni luce, si compirà l’ultima battaglia: l’Armageddon finale, seguita dal Giudizio Universale.
Allora tutto sarà ricapitolato in Dio, e il tempo stesso cesserà di esistere.
La creazione sarà riconsegnata al Padre, e la Luce primordiale regnerà per sempre.
"Le profezie non si avverano perché qualcuno ne parla, ma perché c'è chi lavora nell’ombra per realizzarle.
La profezia non è fantasia: è un programma, scritto e orchestrato nei secoli da chi detiene il potere.
La Luce non teme le tenebre, le smaschera.
La colpa non è di chi avverte, ma di chi obbedisce agli ordini oscuri.