A volte mi domando dove sia l'interruttore per accendervi il cervello. La Chiesa è l'insieme dei fedeli cristiani, e quindi di chi segue gli insegnamenti di Cristo, che, vi ricordo o vi spiego, viene riconosciuto come l'unico capo della Chiesa. Non è una ONG, non è un partito politico, non è un movimento di opinione, non è un organo dello stato. E svincolate l'idea della Chiesa da quella del Vaticano, che sono due cose completamente diverse. Negli insegnamenti cristiani, è solo Dio che dà la vita e che la può togliere, per questo non è ammesso il suicidio, l'omicidio, l'aborto. Ricordate vagamente i Dieci Comandamenti che Mosè consegnò al suo popolo? Uno di questi diceva "non uccidere", e nasce tutto da lì. Parte di questi valori fanno ancora parte della nostra civiltà occidentale. Ora, di cosa vi stupite? Dal punto di vista logico, non è che i comandamenti divini cambino con le mode del tempo, perché, ripeto, è una religione, stabilisce dei valori, fissi, immutabili, non degli stili di vita, delle abitudini, dei trend. Il suicidio assistito è contrario a questi valori, e giustamente chi quei valori li difende, non può approvarlo. Questo non esclude la comprensione umana, così come si comprende umanamente chi uccide l'assassino del proprio figlio, o quello che, in preda alla disperazione, si getta sotto un treno. Ma la comprensione umana non comporta l'approvazione per il gesto. Secondo la dottrina cristiana cattolica, che ricordo essere una religione dogmatica, chi si toglie la vita commette un peccato, e quindi non si può essere d'accordo con questo comportamento. Sarà Dio a valutare quando devi morire e come, e nel frattempo la "croce", la prova che il Signore ti ha sottoposto, la devi superare con stoica determinazione. E magari con l'aiuto delle cure palliative. Sull'accanimento terapeutico, beh, lì la considerazione è diversa: nessuno ti obbliga a curarti, devi solo rispettare la vita e la volontà del Signore. Per questo, e solo per questo, il fine vita è un argomento molto complesso, che non può essere riassunto nel "diritto a morire quando mi pare", che di fatto esiste già.