✠Sieg Heil✠
Buonasera Onorevole Kukulo,
capisco il senso della sua domanda. Chi non ha mai vissuto da vicino il bullismo spesso non riesce a capire quanto possa essere difficile per chi lo subisce. È un po’ come chiedersi perché una donna maltrattata non reagisce, o perché un bambino abusato non parla: la paura, la vergogna e il sentirsi soli possono bloccare completamente.
Nelle sue parole, però, sembra quasi che la colpa venga data alla vittima, come se il fatto di non reagire fosse un errore. Questo rischia di far sentire ancora peggio chi già sta male.
Anche usare la violenza come risposta non è una vera soluzione: spesso chi fa il bullo è stato a sua volta ferito. Il vero cambiamento si costruisce con il dialogo, il supporto e l’educazione emotiva, non solo con la difesa fisica.
Forse, per aiutare sua nipote, sarebbe stato utile insegnarle a sentirsi più sicura e più forte dentro, magari con l’aiuto di un adulto o un esperto. Se vuole, posso suggerirle volentieri qualche modo per farlo.
Un cordiale saluto Onorevole Kukulo 👋