luigiap1993 allora, diciamo questo: un VERO condizionatore, climatizzatore, deve avere unità interna e unità esterna altrimenti a livello complessivo l'effetto è inutile (questo per il secondo principio della termodinamica). In pratica un condizionatore portatile così come un ventilatore, creano beneficio solo durante l'uso ma il fatto di far funzionare un motore, per poco che sia, comunque scalda lo stesso ambiente anziché raffrescarlo (da qui la necessità per i VERI condizionatori, di avere unità interna collegata tramite tubi all'unità esterna, il calore viene smaltito fuori dall'edificio e non dentro altrimenti non risolvi nulla).
Quindi anche il termine "raffrescatore" non è di per sé molto chiaro, è sempre un sinonimo di questo. Il consiglio è di valutare queste soluzioni:
- semplice ventilatore, condizionatore portatile: sei ben consapevole che il beneficio lo ottieni solo quando il dispositivo è acceso ("fai girare l'aria")
- deumidificatore (così come in pratica molti dei condizionatori portatili che ti vendono, sono fondamentalmente deumidificatori): ciò che importa come comfort è la temperatura percepita e non quella assoluta; la temperatura percepita è funzione dell'umidità (il caldo umido lo soffri più del caldo secco) quindi anche se non scambia il calore all'esterno, un dispositivo che (tipo ventola aspirante) aspira l'aria e la riemette nell'ambiente togliendo l'umidità (poi pian piano si riempie una vaschetta di acqua distillata), a livello di percezione è benefico ed è utile anche per stanze in cui c'è la tendenza alla formazione di muffa, riducendo l'umidità previene il problema
- impianto di climatizzazione vero e proprio, quindi unità interna e unità esterna, un climatizzatore a pompa di calore è ovviamente un sistema più costoso, ma efficace ed efficiente (nota che puoi usare lenergia elettrica sia per il raffrescamento estivo, sia - quantomeno in parte - per il riscaldamento invernale)