Pork_Eater No. Perché è lei per prima a ignorarmi. Poichè la sua vendetta l'ha gia avuta: farmi falsificare le diagnosi tramite il collega psichiatra. Ora io devo avere la mia. È un circolo vizioso: più parlo di lei pubblicamente e più fa finta di niente (dal vivo soprattutto), più fa finta di niente e più io accumulo rabbia e dolore. Più allora anche io la ignoro, più la mia testa urla il contrario. E CHE CAZZO!!! E le mie stesse agonie non posso ignorarle, ma le devo sprigionare. È riuscita ad intrappolarmi da tutte le parti, perchè nemmeno i Carabinieri mi hanno ascoltata. Il suo potere è questo, e questo bisogna far crollare. La vendetta è invece quella di far scoppiare lei, ma come? Magari facendole talmente tanti dispetti (fisici, non virtuali) da non poter io venire più ignorata. Appendendo cartelloni in giro, sulla sua auto, facendo attacchi di massa ai suoi profili social, etc.. Arriverà il punto in cui non ne potrà più, prima o poi, giusto? Secondo me invece proprio se finalmente denunciasse lei a me sarebbe una liberazione, perché poi sarebbe costretta ad esporsi, a giustificarsi, a negare, e la verità verrebbe una volta per sempre a galla. Il trucco sta nell'urtarla finché non si sente così sotto pressione da spingersi da sola a fare il passo falso. Ma lei sa di non poterselo permettere, per questo si limita solo a ricattare o minacciare, perché non può denunciare una paziente che non le ha fatto nulla, ma per cui lei le si è accanita contro solo per sfogare le proprie frustazioni e insicurezze.