Bé.. ma in realtà credo ci sia un fraintendimento nel tuo discorso. Fraintendimento che in realtà ho spesso fatto anche io.
Comunemente, quando si parla di lavoro in nero, ad esempio alla tv, in realtà non si parla del "tizio" evasore che fa una libera professione completamente in nero e non dichiara nulla perché è un furbetto.
CERTO chi fa una professione di quel tipo completamente in nero ha pressoché solo vantaggi. Ma quando si parla di lavoro in nero comunemente ci si riferisce invece banalmente più a quei casi di disperati che prestano il loro lavoro per un azienda che non li regolarizza.
Non gli fa un contratto regolare. Per intenderci... come quel bracciante che dopo che si è tagliato il braccio hanno buttato per la strada. Gente che non ha nessun diritto, nessun vantaggio e solamente svantaggi,soprusi etc. Lavoratori in nero nel gergo della tv è venuto a significare quei lavoratori che conducono un lavoro alle dipendenze di qualcuno che non li regolarizza al fine di sfruttarli e abusare di loro e dei loro diritti. Gente che magari muore sul lavoro o viene iper sfruttata.. etc.
Tutto un altro mondo quindi rispetto al libero professionista evasore.
Tipo.. che ne so... l'idraulico o l'elettricista che ti viene in casa e poi non dichiara nulla. Questi ultimi,se vedi, hanno sempre il portafogli gonfissimo e stanno benissimo. C'è la sostanziale differenza che gli uni lavorano per loro stessi. Cioè.. sono in nero, sì, perché non dichiarano niente, ma lavorano completamente a proprio vantaggio. Non hanno.. un "caporale" al di sopra che gli sfrutta.
Viceversa i lavoratori in nero a cui si riferisce al 99% dei casi la tv o quando si sentono discorsi sul lavoro in nero sono fondamentalmente schiavi che lavorano per arricchire il datore di lavoro ed hanno solo svantaggi.
Comunque gira e rigira.. è molto importante secondo me notare anche da un punto di vista storico proprio, il fatto che finché l'uomo... in tutte le epoche, ha lavorato per se stesso... prendi ad esempio nel passato quando si lavorava per la propria famiglia.. ogni famiglia era una sorta di azienda, no? Magari agricola etc.. producevano qualcosa e ne derivavano un guadagno diretto.
Ecco.. finché l'uomo ha lavorato per se stesso o per la propria famiglia... si è generata la VERA ricchezza. E, se ci fai bene caso, ancora oggi in realtà è spesso così... e si stà tornando in quella direzione.
La fregatura... e la povertà, sono iniziate da quando grandi gruppi industriali etc.. chiamavano le persone (magari dalle campagne) a lavorare nelle loro fabbriche attirandoli con guadagni che la gente sprovveduta ed ignorante ha pensato fossero ghiotti. Apparivano così.
Ma non avevano capito che erano finiti dentro una trappola che nel lungo tempo li avrebbe impoveriti ancora di più.
La gente ha smesso di lavorare nei propri poderi / proprietà (e di arricchirle ampliandole). ha smesso di essere proprietaria di qualcosa.. di risorse, terreni etc. Si è spostata in città attirata da uno stile di vita più moderno ma creato ad hoc per fregarli. Ed ha cominciato a lavorare , appunto ,per grandi industriali sotto un contratto.
Lì è stata l'origine in realtà della povertà e del loro essere fregati.
Di epoca in epoca, chi ha lavorato per i propri possedimenti, ampliandoli, facendoli man mano fruttare sempre di più... non ha MAI .. MAI conosciuto la povertà. Anzi.. sono diventati i moderni ricchi.
Quindi l'inizio della fregatura nel lavoro... è proprio stato il lavorare per altri. E secondo me...è importante capirlo perché si avrà un ritorno a quello. Cioè.. sarà sempre più ricco chi lavorara per la -propria- attività, il proprio territorio, i propri possedimenti, la propria famiglia, accrescere le proprie risorse etc. E, di contro, sarà sempre meno ricco chi lavora "alle dipendenze" senza possedere nulla / senza lavorare per ampliare i propri possedimenti. D'altro canto.... è già così. Nel senso.. si stà già vedendo questo fenomeno. (Vedi ad es. la svalutazione del lavoro.)