Un sacco di volte. Soprattutto all'estero. Una volta al Cairo ho dovuto spiegare, di notte, ad un tassista che non parlava altro che egiziano, la strada per tornare in albergo, a gesti. Un'altra volta, a Tripoli, mi sono fatto portare da un tassista in una bettola clandestina dove si vendeva alcol di contrabbando e c'erano donne che si spogliavano. Su quel taxi il sedile aveva un buco, mai vista una cosa del genere! Un'altra volta a Johannesburg, a discutere col tassista la strada che volevo fare, per evitare che mi scaricasse nel quartiere nero, dove mi avrebbero tagliato la gola per rapinarmi. Ha fatto il bravo, ma continuava a fumare nonostante le mie proteste.