Ritengo che, tra i due mali, l'assenza sia peggiore. Essere genitori iperprotettivi significa certo soffocare, ma anche - seppure troppo, in modo sbagliato - essere presenti, seguire i figli, impartire loro dei valori. Essere assenti invece significa trascurare, lasciare soli, allo sbando, in balia delle brutture e delle deviazioni di questo mondo; senza ancore, senza punti di riferimento, senza modelli, nemmeno educativi. Questo è estremamente pericoloso, specie se si parla di bambini e di adolescenti, ancora privi di capacità critica, ancora incapaci di discernere cosa è "bene" e cosa è "male;" ancora fragili, con una personalità non pienamente formata, e disposti a seguire chiunque paia loro sufficientemente "forte" e carismatico; disposti a uniformarsi al gregge, alla massa, pur di integrarsi e di affermarsi; col rischio di intraprendere strade sbagliate, deviate, devianti, rischiose.