rokelse assolutamente non lo condivido e poi mi spiego meglio. Si tratta di "guerrilla marketing", una forma di marketing non convenzionale. In pratica, anarchia: "scrivi quello che ti pare, vale tutto, se fa colpo e attira le vendite, buon per te".
Da un lato lascia spazio alla massima creatività, dall'altro, a parte la decenza o meno di alcuni messaggi, dico che quantomeno andrebbe regolamentato nei temi YMYL ("Your Money, Your Life", quindi finanza e salute, contenuti che possono avere un importante impatto sulla vita degli esseri umani). Altrimenti ad esempio potrei dire "clicca qui e scopri se sei a rischio di sviluppare un tumore", clicchi e finisci su un sito inutile fatto ad-hoc, pieno di annunci pubblicitari che mi fanno guadagnare tot centesimi per clic/visualizzazione. Insomma, a livello collettivo assolutamente inutile, inappropriato, oltre a guadagnare a discapito delle altre persone (qui ai limiti della truffa) non fa altro che aumentare la quantità di spazzatura già presente in rete.
Fortunatamente, anche se un bel po' in ritardo, i motori di ricerca (Google in primis) tendono a dare il giusto peso a questi contenuti, quindi penalizzando possibili truffe e contenuto eccessivamente trash, in ogni caso a livello normativo ritengo che andrebbe ristretta e delineata meglio la cosa, quantomeno su temi di una certa rilevanza, come finanza e salute.