misterxyz1979 Ci sono diverse precisazioni da fare:
1) La lingua italiana non è creata a tavolino, le parole non sono state scelte. Tutte le lingue storico naturali sono nate e si evolvono spontaneamente, le parole nascono e scompaiono spontaneamente in base a come le usa tutta la comunità di parlanti. Quindi questi discorsi sono davvero insensati.
2) La sinonimia totale nelle lingue non esiste mai, ci sono sempre delle sfumature anche perché le parole possono assumere un significato connotativo.
3) Quando parli di lingue devi pensare ai fonemi, non ai grafemi (quelli che tu chiami "lettere", che sono una rappresentazione grafica dei fonemi anche se non biunivoca). L'italiano ha 30 diversi fonemi, più dei grafemi se consideriamo digrammi e trigrammi e grafemi che possono rappresentare più foni diversi.
4) Nelle lingue esistono tutte le parole che servono, non tutte le parole che si creano in modo efficiente con le combinazioni. Come fai a stabilire che 116280 parole siano sufficienti per una comunicazione efficace partendo solo da requisiti di efficienza?
5) Questo pensiero è un po' informatico, mi spiego meglio: anche se esistono parole che a parere tuo sono inutili, che problema c'è? Basta non usarle e per te va benissimo, usi solo le parole che ti servono quando ti servono. Il fatto che ce ne siano troppe non si ripercuote da nessuna parte: non c'è un computer con la memoria piena che in base alle parole memorizzate stabilisce come deve essere l'italiano, è l'uso che ne fanno i parlanti che dice come deve essere la lingua.