In un contesto artificioso, ovvero non a misura d'uomo, tipico delle nostre attuali Società, la fisiologia dei comportamenti naturali subisce, inevitabilmente, delle alterazioni le quali danno luogo a riflessioni consce e inconsce, talvolta o spesso incongrue, allo scopo di individuare qualche possibilità di adattamento, ma non è sempre detto che la trovino, in quanto non tutti gli individui sono in possesso delle stesse capacità di reagire a situazioni sfavorevoli. Ne consegue che, quando si attraversa una fase negativa, gli Stati d'animo risultano alterati e le difese psicologiche si abbassano cedendo il passo a rimuginii e a pensieri negativi. A tal punto è necessario guardare come si muove il mondo esterno, per prendere consapevolezza che tutto è relativo e che tutto passa e va. Quindi, una volta preso atto della realtà, l'autoriflessione assume un ruolo decisivo nell'interazione con la propria interiorità, onde lenire e mitigare gran parte di quelle deformazioni tipiche dei moderni habitat. Mettersi in gioco e dialogare con sé stessi, può sortire risultati incoraggianti.