Mi piacerebbe approfondire un tema di cui ho parlato spesso con alcuni amici scrittori (e insegnanti al laboratorio di scrittura che frequento): la routine dello scrittore. Scrivere in base all'ispirazione, se e quando c'è ispirazione, quasi senza rigore e senza disciplina, un po' come faceva James Joyce? Oppure, al contrario, trattare la scrittura come un lavoro in base al quale pianificare nel dettaglio la giornata, in modo meticoloso e scrupoloso, alla Thomas Mann? Non che ci sia un metodo migliore o peggiore, chiaro, ma trovo l'argomento estremamente interessante, vorrei sentire le voci di chi scrive per professione.