Bobi io credo che la matematica vada intesa come uno strumento concettuale, invenzione dell'uomo. Lo strumento astratto, concettuale è stato inventato per poter gestire problemi pratici (inizialmente contare le bestie, avere una gestione economica più sofisticata del semplice baratto, e così via con l'evoluzione e crescita anche delle necessità).
Quindi i numeri, i segni, in sé non hanno "senso" se non per rappresentare qualcosa (direttamente comcreto, materiale o anche poi astratto, la classica "x" per avere universalità, generalizzazione concettuale, eventualmente poi da adattare ad un caso specifico). Di conseguenza tutte le proprietà (ad esempio la regola dei segni) nascono a posteriori, non hanno un loro senso "innato".