Ale123 in palestra ho trovato una comfort zone, con gente che conosco e al chiuso, non è la stessa cosa del ristorante o la spiaggia, e anche in palestra spesso ho problemi di ansia o attacchi di panico che però riesco a gestire. Diciamo che il mio problema è ben più ampio della semplice ansia sociale: sono diagnosticata borderline e bipolare (e sospetto anche neurodivergenza) i miei rapporti interpersonali ed emotivi sono già un disastro a prescindere, l’ansia sociale li peggiora ulteriormente. Sto così da anni e comincio a pensare che non mi riprenderò più, se conti anche il fatto che non si può guarire da disturbi della personalità ma al massimo imparare a gestirli.. questo pensiero mi abbatte ogni giorno di più, il pensiero di aver buttato gran parte della mia adolescenza in strutture psichiatriche/comunità e accantonato progetti, studi e sogni mi ammazza. I miei problemi non si fermano all’ansia o all’attacco di panico, provo emozioni molto intense, oppure sono totalmente apatica; in entrambi i casi vengo mal vista. sinceramente? Non ho nessuna voglia di andare alle cene, non ho nessuna voglia di parlare interagire con gli altri ma vorrei una vita normale, vorrei sentire le emozioni in maniera normale e approcciarmi agli altri in maniera normale, essere interessata al sociale. Non sono capace a mandare avanti un discorso, il 90% dei discorsi che si fanno non mi interessano, o comunque non so mandarli avanti, quando si tratta di socializzare spesso mi dissocio, è come se quello che ho intorno fosse un film che io sto guardando ma del quale non mi sento partecipe, sono solo uno spettatore, perciò spesso quando mi parlano non riesco a seguire, rimango incantata a “guardare il film”, in quei momenti io non sto parlando con una persona, sto guardando una persona che parla, non so se mi sono spiegata. Emotivamente non sono coinvolta, vorrei esserlo ma non ci riesco. Non riesco a stupirmi per un regalo, ad esprimere felicità, non riesco a ridere alle battute, ad interessarmi a quello che succede o a quello che mi dicono, e cosa peggiore è che non so nasconderlo, che si nota. Quella ristretta cerchia di emozioni che riesco a provare nel sociale, sono emozioni negative: rabbia, ansia e panico e sconforto, e sono tutte estremamente intense e non so gestirle, vado nel panico e nel migliore dei casi mi prende un attacco oppure mi dissocio, è questo il problema maggiore, l’ansia sociale è una specie di conseguenza al fatto che mi rendo conto che gli altri lo percepiscono, e non so come uscire da questa cosa non vivo più da quando ho 16 anni sto sopravvivendo. È una cosa che mi rende difficile anche solo camminare: dove per una persona “normale” camminare viene spontaneo e lo fa senza pensarci, il mio cervello si concentra sui passi, e più mi concentro e più cammino male. È come se fuori casa tutte le mie emozioni siano congelate, ma poi quando torno a casa si riaccendono e sono estremamente forti, penso che vorrei esternarle anche fuori ma una volta fuori si “ricongelano” e non posso farci nulla. Mia madre è il 90% dei miei problemi, malata anche lei con la differenza che non si vuole curare, in più lavora dalle 8 di mattina alle 18:30 di sera, e minimizza di continuo i miei disturbi ad un semplice “massi poi ti passa non ci pensare”, solo quando ho le crisi violente mi prende sul serio ma anche in quel caso al massimo mi fa ricoverare. Quando esco, esco praticamente solo con lei, ma sono ferma a questa condizione, quando mi chiedono di uscire amici o ragazzi della palestra rifiuto o rimando per poi rifiutare l’ennesima volta. Certo, se ripenso a due anni fa, aver cominciato e continuato con la palestra è già un traguardo, e l’unica cosa che mi fa continuare è il fatto che mi piace molto lo sport da combattimento e mi da quelle due/tre ore di sollievo anche una volta finite le lezioni, avrei cominciato anni fa se non mi fossi ammalata. La macchina mi aiuterebbe parecchio, ma non ho soldi ne lavoro e non posso chiedere a mia madre. Vorrei solo andare via da lei e da questa casa, che sono il 90% dei miei problemi ma sono sola al mondo, non ho parenti al di fuori di mia madre o qualche aggancio in generale, e non riesco ad uscire da questa situazione anche solo per cercarli. Medicine non ne prendo più, mi hanno rovinato la vita e per poco non mi ammazzano, ancora sto pagando gli effetti collaterali sia fisici che psicologici che mi hanno arrecato, la camomilla non mi fa nulla. Un incubo
Spesso ho paura di “esplodere” in crisi di rabbia/panico o sconforto all’interno della palestra e giocarmi l’unico contatto sociale che ho, perché veramente ci sono dei giorni in cui odio tutti e mi da fastidio qualsiasi cosa, ma accumulo e accumulo finché poi esplodo e sembro pazza. Ho il terrore di non riuscire a controllarmi, questi giorni per esempio sono giorni di crisi molto intense, ed andare in palestra è molto difficile in queste condizioni, anche se adoro andarci e non voglio fare assenze.
Ho intenzione di tornare al csm ma temo di non riuscire ad aprirmi nemmeno con la psichiatra e di non riuscire ad esternare le emozioni che provo