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No, non sempre. Da: https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/lesperto-risponde/i-fibromi-dellutero-vanno-sempre-operati
"Non vi è un trattamento standard e univoco per i fibromi: esso dovrà essere valutato dopo un attento inquadramento della problematica che tenga conto degli aspetti morfologici e dei disturbi causati dalla lesioni e il possibile impatto sulla qualità della vita.
In linea generale è possibile dire in caso di fibromi asintomatici è sufficiente un follow-up/monitoraggio con una visita ginecologica annuale associata a ecografia pelvica transvaginale.
In caso il fibroma si manifesti invece con chiari disturbi si potrà scegliere tra una terapia ormonale a base di estro-progestinici o di progestinici che ha lo scopo di regolarizzare i cicli mestruali e la chirurgia, ma in casi selezionati (fibromi di dimensioni o numero eccessivi, sede o dell’età e del desiderio di maternità della donna) e solo dopo il fallimento della terapia medica.
Anche la chirurgia offre diverse opportunità: interventi di tipo conservativo, come la miomectomia anche laparoscopica, con la rimozione del fibroma o lo slicing, che significa ‘affettamento’, in caso di sanguinamento dipendente dal fibroma stesso."