IMBUTTUSSO il termine "usato digitale" è sempre stato un po' un controsenso (vedi anche NFT, ciò che ha portato di fatto al loro declino e fallimento - tralsciando poi aspetti "nascosti" di illegalità - creare unicità in un'opera digitale che per definizione non ha scarsità ed è potenzialmente riproducibile all'infinito diciamo senza costi a differenza del mondo fisico, è appunto un controsenso). Quindi:
- opera fisica usata: se ho un libro, lo apro e lo sfoglio, magari più volte, poco o tanto si usura e comunque il suo valore di mercato è poi inferiore rispetto a quello di quando era nuovo impacchettato
- opera digitale: se ad esempio ho una guida PDF a pagamento, apro il file PDF una, dieci, cento volte e dovrebbe cambiare qualcosa?? La considero "usata" e quindi il valore di mercato è inferiore? La cosa non avrebbe alcun senso, non è un bene fisico soggetto ad usura!
In realtà Amazon ha inventato (o quantomeno reso popolare) qualcosa di analogo ma con un concetto diverso: anziché vendere il prodotto, vende la licenza d'uso (vedi dday.it). Diciamo che er un individuo che scarica anche illegalmente, fregandosene dei diritti d'autore, di fatto poco cambia. Se invece, in tutta regolarità, acquisti un contenuto in formato digitale (eBook, film, videogame...), fino ad ora era impossibile o comunque difficile rimetterlo sul mercato (rivendere quindi la licenza d'uso più che il prodotto in sé), ora è stato fatto questo esperimento: se io acquisto regolamente una licenza (per l'uso di un eBook, film o altro contenuto digitale che sia) e poi la rimetto in vendita, tu la acquisti da me e, cosa importante, io NON ho più diritto alla licenza d'uso di quel file che passa invece a te, perché altrimenti sarebbe un uso commerciale illecito da parte mia (rivendere un'opera non mia e guadagnarci alle spalle dell'autore).
Se prenderà piede o meno questa nuova soluzione, lo vedremo. Di certo un sistema tradizionale brevettato da Amazon piuttosto che NFT che girano su una Blockchain, a livello di uso comune per la popolazione è più semplice e probabile che si diffonda. Certo chi è abituato a scaricare gratis (legale o no che sia) fregandosene quindi del diritto d'autore, probabilmente continuerà a farlo, salvo che non ci siano davvero molti controlli e blocchi da parte delle autorità, cosa che evidentemente oggi almeno in Italia mi pare non ci sia.