Sofia concordo. Non si tratta di discriminare, qui c'è qualcosa di molto più serio, un problema nella concezione del rispetto della vita. Che può portare a prendere a coltellate una persona, così come a farla morire di fame o a sterminare una popolazione o a togliere ogni dignità ad un essere umano. L'omicidio è sempre stato il delitto più grave, proprio perché, dai tempi di Caino in poi, calpesta la sacralità della vita. Cosa cavolo c'entra la società? Questi sono delitti individuali. Ma, si sa, c'è una parte politica che si innamora delle cause effimere, che per tre o quattro giorni non parla d'altro, sputando sentenze che poi, a due settimane di distanza, risultano ancora più ridicole. E che, passato il clamore, torna a dimenticarsene. I valori, invece, la vita in primis, quelli restano per sempre.