La storia d'irlanda parte da lontano. In tempi moderni (17° secolo), ai tempi di Cromwell, l'Irlanda venne conquistata dalla corona inglese. Da allora si sviluppò in maniera non omogenea: la parte più vicina all'isola d'Inghilterra, il nord-est, era più ricco, per via degli investimenti dei baroni inglesi nelle contee dell'Ulster. Negli anni successivi, l'economia irlandese non se la passò bene: emigrazione verso l'america del nord, fame, miseria, sentimento di odio verso gli sfruttatori inglesi, contribuirono ad alimentare il sentimento di indipendenza irlandese. A questo aggiungi la diversità religiosa, cattolici irlandesi contro anglicani inglesi, e il risultato furono una serie di rivolte. Dopo la prima guerra mondiale, nel 1919, approfittando della debolezza britannica a seguito dello sforzo bellico, venne combattuta una guerra di indipendenza, che durò oltre due anni, e che consentì all'irlanda del sud (tutta l'isola tranne alcune contee dell'Ulster) di divenire un dominion britannico. La completa indipendenza avvenne solo dopo la seconda guerra mondiale.