GTA VI (ce) la pacciamatura come sappiamo ha effetti utili per le coltivazioni agricole, dato che "soffoca" le erbacce infestanti, trattiene l'umidità (attenzione ovviamente al contatto con il tronco della pianta, per non farla marcire) e trattandosi di pacciamatura naturale, la biodegradazione del materiale organico (erba, foglie secche, bucce di agrumi, cippato, ecc) porterà poi nutrienti, uun concime naturale.
La vite vuole un terreno tendenzialmente arido, ben drenato (misto sabbioso, argilloso, calcare, marne, scisti), è comunque una pianta che in genere si adatta bene a condizioni diverse; anche se il terreno ideale è arido, non deve esserci siccità, ha comunque bisogno di un'adeguata irrigazione specie nelle giornate estive. Il PH ideale è 5,5-7 quindi leggermente acido. Per questo motivo la pacciamatura ideale (parliamo di quelle naturali, sono anche poi possibili alternative sintetiche) è semplice compost (quindi materiale organico già composto nel classico "terriccio"), letame fieno, altro materiale organico di scarto, ecc. Ovviamente va considerato il periodo ideale per la pacciamatura della vite, ovvero i periodi dopo la vendemmia (autunno) e in primavera. Giusto una precauzione, se si prediligono scarti e materiale ad alto contenuto di carbonio (segatura, aghi, paglia, ecc) è bene ricordare che avviene un maggiore consumo di azoto del terreno quindi per non dover spendere soldi aggiungendolo extra, l'ideale è mescolare a priori con materiale organico ricco di azoto, l'erba va benissimo. Se viene aggiunto materiale secco (paglia, ecc) anche per l'irrigazione occorre tener conto di questo, la richiesta d'acqua sarà maggiore.